La magistratura italiana è ancora una volta sotto attacco da parte dei clan mafiosi. Questa volta il bersaglio è la sostituta procuratrice della Dda Simona Rossi, impegnata da anni nella lotta contro la camorra e i suoi affiliati. Rossi ha ricevuto una minaccia inequivocabile, contenuta in una busta chiusa arrivata nel suo ufficio. Il messaggio, scritto con un normografo, è stato inviato anche all’ufficio notizie di reato e recava il timbro postale. La sostituta procuratrice non si è fatta intimidire e ha continuato il suo lavoro, che si concentra nell’area a est di Napoli, tra Ponticelli e Barra. In questa zona infatti si sono verificati diversi episodi esplosivi nell’ultimo periodo, che Rossi sta indagando. La magistratura italiana non si piega alle minacce dei clan mafiosi e continua la sua lotta contro la criminalità organizzata.

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