La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso presentato dai difensori di Antonio Tornincasa, condannato alla pena di 17 anni di reclusione per sequestro a scopo di estorsione. Il caso riguarda il sequestro di Giuseppe Basco, avvenuto a causa di un debito di droga. La Corte ha dichiarato inammissibile il ricorso poiché i motivi presentati dai legali sono risultati essere generici e di carattere meramente confutativo. La sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Napoli è quindi stata confermata. Inoltre, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e della somma di 3mila euro da versare alla Cassa delle ammende. La decisione della Corte di Cassazione sottolinea l’importanza di presentare ricorsi validi e convincenti e dimostra l’impegno delle autorità italiane nel combattere il crimine organizzato e le attività illegali legate alla droga.