Dal 27 giugno al primo luglio, diverse associazioni professionali hanno proclamato uno sciopero da tutte le attività dei magistrati onorari, giudici onorari del tribunale, vice procuratori onorari e giudici di pace. Nel Sannio, i giudici e i vice procuratori onorari che svolgono il loro lavoro presso la Procura della Repubblica sono dodici, a cui si aggiungono un’altra decina di giudici onorari di tribunale. Il coordinatore sindacale nel Sannio è Pino Finamore, rappresentante nazionale dell’associazione di categoria “Oumo-Mou”, che ha indetto lo stato d’agitazione.
L’astensione viene motivata dalla mancanza di ascolto e attenzione da parte del governo verso le attese di veder riconosciute e rese effettive le tutele che il legislatore ha già accordato con la stabilizzazione nelle funzioni onorarie nella legge di bilancio per il 2022. La categoria aveva già scioperato ad aprile per le stesse ragioni. Le associazioni, che lamentavano come 1.600 magistrati ordinari fossero stati stabilizzati, ma subissero “l’insulto di vedersi remunerati con meri acconti per l’attività quotidiana, senza la dovuta posizione previdenziale”, ora fanno notare che anche la riforma Cartabia sia stata dichiarata inapplicabile, nella parte in cui riconosce ai magistrati ordinari “stabilizzati” un acconto sui compensi in attesa di chiarimenti.
La mancanza di chiarezza della riforma Cartabia compromette “non solo la dignità di questi servitori dello Stato, ma anche il decoro e la credibilità delle istituzioni, minando il fondamentale rapporto di fiducia che deve sussistere tra il cittadino e le istituzioni stesse”. Al momento, non sembra esserci un blocco totale delle attività, poiché non tutti i membri delle varie categorie hanno aderito all’astensione. In ogni caso, i giudici onorari che prendono parte alle varie udienze in caso di astensione saranno sostituiti da magistrati togati per evitare il blocco dei processi.