Cinque persone sono state arrestate in seguito alle indagini della polizia penitenziaria di Taranto e Bari riguardo al tentativo di introdurre droga e telefoni cellulari nel carcere di Taranto attraverso l’utilizzo di un drone. Tra gli arrestati ci sono un uomo e una donna, domiciliati rispettivamente nelle province di Napoli e Caserta, che avrebbero cercato di introdurre droga e telefoni nel carcere a maggio. Gli altri tre arrestati sono detenuti, accusati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e di illecito tentativo d’accesso in carcere di dispositivi idonei alla comunicazione. Le ordinanze di custodia cautelare sono state firmate dal gip del tribunale di Taranto, Francesco Maccagnano, su richiesta del pubblico ministero, Marco Colascilla Narducci. Questo episodio dimostra la complessità della lotta alla criminalità organizzata all’interno dei carceri, dove le tecnologie avanzate possono essere utilizzate per introdurre sostanze illecite e dispositivi di comunicazione. È importante che le autorità competenti continuino a monitorare attentamente le attività criminali all’interno dei carceri e ad adottare misure efficaci per prevenire tali episodi.