Carceri campane: una giornata di fuoco e rabbia

Ancora una volta, le carceri campane sono state teatro di un grave episodio di violenza. Questa volta è accaduto nella struttura detentiva di Fuorni a Salerno, dove un detenuto marocchino ha incendiato materasso e altri arredi producendo materiale tossico tanto da mandare in ospedale otto poliziotti penitenziari. Solo grazie all’intervento tempestivo degli agenti di Polizia Penitenziaria si è provveduto a spegnere l’incendio e riportare l’ordine e la sicurezza all’interno della Sezione stessa.

Il SAPPE chiede ai vertici dell’Amministrazione penitenziaria campana di procedere allo sfollamento soprattutto di questi detenuti definito visto che si tratta di una circondariale. Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, dichiara che tutti i giorni i poliziotti penitenziari devono fare i conti con le criticità e le problematiche che rendono sempre più difficoltoso lavorare nella prima linea delle sezioni delle detentive delle carceri, per adulti e minori.

È ormai un bollettino di guerra quello che succede nei nostri istituti di pena, per adulti e minori: servono interventi urgenti e strutturali che restituiscano la giusta legalità al circuito penitenziario intervenendo in primis sul regime custodiale aperto e sull’espulsione dei detenuti stranieri. Non si può continuare così: la tensione che si vive nelle carceri è costante e lo sanno bene gli uomini e le donne della Polizia Penitenziaria che ogni giorno, nelle galere d’Italia, sono le vittime di aggressioni, umiliazioni, improperi, ferimenti, risse e colluttazioni da parte della frangia violenta dei detenuti.

Servono con urgenza provvedimenti. E la via più netta e radicale per eliminare tutti questi disagi sarebbe quella di un ripensamento complessivo della funzione della pena e, al suo interno, del ruolo del carcere. L’appello urgente è rivolto al Ministro della Giustizia Carlo Nordio ed al Capo DAP Giovanni Russo. La situazione nelle carceri campane deve cambiare al più presto per garantire la sicurezza degli operatori e dei detenuti.

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