Arzano – Le palazzine popolari di via Tavernola sono diventate il rifugio del clan locale che ha deciso di blindare l’accesso alle abitazioni con reti divisorie verdi e un motore elettrico al cancello d’ingresso. Il tutto senza comunicarlo al comune di Arzano, proprietario delle case popolari. Questa scelta ha suscitato molte polemiche in quanto la presenza di reti divisorie e l’accesso controllato sembra essere la conferma che molte delle persone che abitano in queste palazzine sono occupanti senza titolo e legati ai clan locali. Infatti, le palazzine ex terremoto sono state al centro di un’inchiesta della Procura che ha portato all’arresto di alcuni residenti e alla scoperta di auto rubate nel parcheggio degli alloggi popolari. Nonostante gli arresti e le inchieste, la malavita locale continua a cercare di radicarsi nei suoi fortini abitati, anche da persone perbene. Il comune di Arzano ha emesso un’ordinanza per la riapertura del cancello, ma ad oggi è rimasta inevasa, come anche gli abusi dei boss in via Zanardelli e via Vittorio Emanuele. È importante capire chi sono gli occupanti delle palazzine e quali sono i loro legami con il clan Amato-Pagano e non solo, al fine di porre fine alla presenza della malavita nelle case popolari di Arzano.

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