Un calice in argento del XIX secolo, rubato anni fa dalla chiesa Santa Maria della Natività nel quartiere Secondigliano a Napoli, è stato finalmente ritrovato e restituito alla chiesa dai Carabinieri Tutela patrimonio culturale. La cerimonia di consegna si terrà domani, mercoledì 28 giugno, nella chiesa di Santa Maria della Natività in occasione dell’81° anniversario del sacerdozio di monsignor Cosimo Maria Luciano, fondatore della parrocchia. Il calice sarà restituito al parroco don Alberto Russo dal comandante del Nucleo Tutela del patrimonio culturale di Napoli, capitano Massimiliano Croce.

L’oggetto liturgico rubato presenta un’iconografia con scene bibliche e pietre incastonate nel corpo centrale e alla base reca l’iscrizione incisa “Mrs Amalia d’Ambra Kinney a Gesù sacramentato nell’educatorio Nazareth Secondigliano 24-06-1955”. Grazie a questo particolare, i Carabinieri dell’Arte sono riusciti a risalire al legittimo proprietario del bene, di cui se ne era ormai persa la memoria.

L’attività di indagine è stata coordinata dalla Procura di Napoli e rientra in una più ampia azione di contrasto ai reati contro il patrimonio culturale, che ha permesso di individuare e sottoporre a sequestro numerosi beni provento di eventi delittuosi perpetrati ai danni di privati cittadini, enti pubblici ed ecclesiastici. La consultazione della “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti” gestita dal Comando Tpc si è rivelata di fondamentale importanza, poiché contiene oltre 1,3 milioni di file relativi a beni da ricercare.

La restituzione del prezioso calice alla chiesa Santa Maria della Natività rappresenta un importante segnale di speranza per la lotta contro il furto e il traffico illecito di beni culturali. Grazie al lavoro dei Carabinieri Tutela patrimonio culturale, la memoria storica e artistica del nostro paese può essere preservata e tutelata per le generazioni future.

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