Il prossimo 17 ottobre si terrà l’udienza preliminare a carico di quattordici persone, tutte accusate di vari reati, tra cui falso materiale commesso da pubblico ufficiale e da privato, abuso d’ufficio, falso ideologico, omissione in atti di ufficio e rivelazione di segreti di ufficio. La posizione di una quindicesima persona è stata stralciata.
Tra le persone coinvolte ci sono Michele Sanzari, all’epoca responsabile del servizio Unità operativa prevenzione collettiva dell’Asl distretto di Sant’Agata dei Goti, Giovanni Matarazzo, dirigente medico presso l’Unità operativa del Servizio veterinario Igiene alimenti origine animale, Dorota Jadwiga Wojciak, Pietro Di Nuzzo, Francesco Pengue, Lucia Antonio Vitale, Adele Sanzari, Daniela Mondrone, Antonio Mauro, Giuseppe Lavorgna, Giandomenico Petrillo, Donato Lombardi, Vincenzo Ferraro e Stefano Romano.
L’indagine è stata condotta dai carabinieri del Nas di Salerno sui controlli nelle attività commerciali. In particolare, si è partiti da un’ispezione in un ristorante a Durazzano nel 2018, che aveva portato ad alcune prescrizioni e ad adeguamenti successivi. Successivamente, si sono concentrati sui presunti mancati controlli in un impianto di macellazione a Bonea e in locali a Frasso Telesino, Durazzano e Sant’Agata dei Goti. Gli inquirenti sostengono che questi locali si fornivano costantemente dietro corrispettivo delle prestazioni professionali di una società, di cui Michele ed Antonio Sanzari detenevano il 50%, che opera nel settore della consulenza in materia di sicurezza alimentare e di autocontrollo.
Inoltre, sono emerse accuse riguardanti la rivelazione, in favore degli interessati, del contenuto degli esposti contro alcune attività, le attestazioni sui giudizi di idoneità dei lavoratori, le dichiarazioni di presenza di conflitti di interessi e le certificazioni su due decessi e di malattia.
Gli avvocati Angelo Leone, Sergio Rando, Stefano Meccariello, Ettore Marcarelli, Mario Palmieri, Carlo Marino, Vincenzo De Blasio, Francesco Fusco, Veronica Pasquino, Maria Carmine Maturo, Enrico Francesca e Giovanni Procaccini si stanno occupando della difesa delle persone coinvolte.