Un affresco recentemente scoperto nell’insula 10 della Regio IX a Pompei ha suscitato grande interesse tra gli archeologi del Parco Archeologico della città antica. Si tratta di un’immagine con natura morta, che rappresenta una focaccia piatta condita con spezie o forse con un tipo di pesto, accompagnata da frutta secca e una ghirlanda di corbezzoli gialli, datteri e melograni. La focaccia potrebbe essere un lontano antenato della moderna pizza, anche se mancano gli ingredienti più caratteristici come pomodori e mozzarella. L’immagine rientra nella categoria dei cosiddetti xenia, ovvero “doni ospitali” che si offrivano agli ospiti secondo una tradizione greca risalente al periodo ellenistico. Si conoscono circa trecento di queste raffigurazioni provenienti dalle città vesuviane, ma quella appena scoperta colpisce per la sua notevole qualità di esecuzione. Dalle parole di Virgilio nell’Eneide (libro VII, v. 128 sgg.) si può dedurre che la frutta e altri prodotti dei campi erano posizionati su pani sacrificali che fungono da “mense”. La scoperta di questo affresco testimonia l’importanza dell’ospitalità nella cultura greco-romana e la presenza di un’arte culinaria già sviluppata nell’antichità.

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