I giovani sempre più violenti sono una preoccupazione crescente per la società. Gli ultimi episodi di violenza che coinvolgono i giovanissimi stanno mettendo in allarme le istituzioni. Basti pensare alla tragica morte di Frederick Akwasi Adofo, un 40enne senza fissa dimora di origine ghanese, aggredito da due ragazzi di soli 16 anni a Pomigliano d’Arco, che ora si trovano in carcere. Ma non è un caso isolato: sono frequenti i litigi in strada o fuori dai locali, spesso con l’uso di armi bianche o da fuoco, soprattutto durante i weekend.

Questo fenomeno preoccupante richiede un intervento urgente da parte delle istituzioni. È necessario promuovere una cultura di pacificazione e rispetto, educando i giovani all’importanza della convivenza civile. Inoltre, occorre potenziare i servizi di prevenzione e contrasto alla violenza giovanile, offrendo opportunità di formazione e supporto ai ragazzi a rischio di devianza.

Il Comune di Napoli ha già annunciato nuove misure per contrastare questa ondata di violenza giovanile. A partire dal 3 luglio, il rilascio dei certificati di identità elettronici sarà effettuato solo su prenotazione, al fine di garantire maggior controllo e prevenire abusi.

È fondamentale anche sensibilizzare le famiglie e coinvolgerle attivamente nel processo di educazione dei propri figli. È importante creare un ambiente familiare sano e stabile, in cui i giovani possano trovare sostegno e affetto, evitando così il rischio di cadere nelle trappole della violenza.

La violenza giovanile non è un problema da sottovalutare. È responsabilità di tutti, cittadini e istituzioni, lavorare insieme per affrontare questa emergenza e costruire un futuro migliore per le nuove generazioni. Solo attraverso un impegno comune potremo contrastare efficacemente questo fenomeno e garantire un ambiente sicuro e sereno per tutti.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui