Ponticelli, quartiere nella zona orientale di Napoli, si appresta a dare il via alla rigenerazione dell’area dei “bipiani”. Il Comune di Napoli è impegnato a rispettare i tempi stabiliti per realizzare il progetto del “nuovo eco-quartiere”, finanziato con i fondi del Piano nazionale per gli investimenti complementari al PNRR.

Questa mattina, alcuni tecnici hanno effettuato un sopralluogo nell’area abbandonata tra via Isidoro Fuortes e via Ferdinando Grieco. Questo spazio, liberato nei primi anni Duemila dai “bipiani”, è stato completamente abbandonato e si è trasformato in una boscaglia che ha causato disagi ai residenti, diventando un rifugio per topi, serpenti e insetti. È proprio da qui che partiranno i lavori per realizzare nuovi alloggi, spazi verdi e servizi, al fine di chiudere, dopo quarant’anni, la parentesi dei “bipiani”. Questi alloggi fatiscenti, contenenti amianto, furono realizzati nel periodo successivo al terremoto del 1980 per ospitare le famiglie rimaste senza tetto. Ancora oggi, nella zona a sud di via Fuortes, sono presenti 104 prefabbricati, utilizzati da numerose famiglie in condizioni di precarietà. Nonostante siano disponibili due milioni di euro dal Piano Strategico di Città Metropolitana per bonificare e smantellare l’attuale campo, i lavori non sono ancora stati avviati a causa del mancato trasferimento delle famiglie.

Il “nuovo eco-quartiere” sostituirà completamente sia l’attuale “campo bipiani” che l’area di fronte, visitata dai tecnici nelle ultime ore per definire il perimetro della recinzione e altri aspetti tecnici. Il progetto, del valore di 35,5 milioni di euro, prevede di intervenire in due macro-aree: la prima, già libera, a nord di via Fuortes, ospiterà 75 nuovi alloggi, parcheggi interrati, cantine, spazi comuni e attività commerciali di vicinato. La seconda, occupata dalle attuali “casette” degradate, ospiterà 29 alloggi, parcheggi e cantine in piano seminterrato, spazi comuni al piano terra e due livelli fuori terra per gli alloggi. Questo è quanto previsto dal progetto definitivo approvato dalla giunta comunale all’inizio di giugno. Sono stati individuati due stralci funzionali: il primo, da avviare immediatamente nel lotto nord, comprende saggi e scavi archeologici per verificare l’interesse archeologico, come richiesto dalla Soprintendenza. Il secondo riguarda la effettiva realizzazione degli edifici e delle aree esterne di entrambi i lotti.

Il Comune di Napoli, per rispettare la scadenza del 30 giugno, ha affidato i lavori del primo stralcio a un’impresa, impegnando 541mila euro. Queste attività includono la cantierizzazione e la pulizia dell’area, nonché la demolizione di un massetto in calcestruzzo esistente nell’area a nord di via Isidoro Fuortes. L’avvio immediato dei lavori è possibile poiché non sono interessati dalla procedura di variante urbanistica né dal permesso a costruire in deroga, in attesa del completamento degli atti necessari per l’avvio del secondo stralcio funzionale. Il progetto esecutivo fornirà informazioni precise sulla durata effettiva del cantiere: approssimativamente, secondo quanto emerso dagli atti, i lavori richiederanno due anni e mezzo, con tre mesi previsti per il collaudo. Tutte le operazioni dovranno essere concluse entro marzo 2026.

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