La decisione della Corte d’Assise di Salerno di concedere gli arresti domiciliari all’uomo di Scafati accusato di aver colpito a martellate la sorella ha suscitato molte polemiche. I fatti risalgono a marzo 2022 e l’uomo è accusato di omicidio volontario, poiché la sorella è morta cinque mesi dopo l’aggressione. Tuttavia, i giudici hanno motivato la loro decisione sottolineando il carattere episodico del fatto e l’assenza di precedenti penali che dimostrano una limitata propensione criminosa da parte dell’imputato. Inoltre, il tempo trascorso in custodia cautelare ha verosimilmente ridotto il pericolo di recidiva, tenendo conto della fase avanzata dell’istruttoria. Nonostante ciò, molte persone hanno espresso preoccupazione per la genuinità della prova e il rischio che l’imputato possa ripetere il gesto violento. La decisione della Corte d’Assise ha sollevato quindi un dibattito sulla giustizia e sulla tutela delle vittime di violenza domestica. È importante che la giustizia sia equa e che venga garantita la sicurezza delle persone coinvolte in casi di violenza familiare.

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