Scandalo all’Università di Salerno: 33 persone tra studenti e genitori finiscono a processo per accesso abusivo al sistema informatico e falsità materiale. Due ex dipendenti dell’ateneo sono stati accusati di aver alterato la carriera universitaria di almeno 34 studenti, facendo risultare esami, lauree e corsi superati senza che gli stessi fossero mai stati sostenuti.

Tutto è iniziato con una denuncia presentata dall’Università stessa, che ha permesso alle indagini della Guardia di Finanza di rilevare delle irregolarità nella procedura di immatricolazione di due studenti di Medicina, non classificatisi in graduatoria. È emerso che l’iscrizione era stata effettuata da un dipendente dell’Università, attraverso l’accesso abusivo al sistema informatico di segreteria. Le indagini hanno inoltre evidenziato che l’indagato attestava falsamente esami universitari in cambio di regalie, utilizzando le proprie credenziali. Il secondo dipendente, anch’egli sotto processo, avrebbe indirizzato gli studenti che cercavano aiuto al collega.

Non solo exami falsi, ma sono state cambiate anche le rette universitarie e le fasce reddituali per alcuni studenti, in modo da pagare meno. Otto imputati hanno già patteggiato la pena, mentre per un solo individuo è prevista la messa alla prova. Gli altri dovranno affrontare il processo.

Questo scandalo ha scosso l’ateneo e ha sollevato interrogativi sulla sicurezza del sistema informatico dell’Università di Salerno. È fondamentale che vengano prese misure per evitare che episodi simili accadano in futuro e per garantire la trasparenza e l’integrità delle carriere universitarie degli studenti. Solo così si potrà ripristinare la fiducia nell’istituzione e assicurare che l’accesso all’istruzione superiore avvenga in maniera corretta e meritocratica.

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