La violenza nelle carceri campane continua a persistere senza sosta. Questa volta, è avvenuto un grave episodio nella Casa circondariale di Ariano Irpino, di cui riferisce Tiziana Guacci, segretario regionale campano del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria. Un detenuto della V Sezione, dopo aver parlato con il Comandante per richiedere di essere ammesso al lavoro, ha appreso che c’era una graduatoria da rispettare e che vi erano altri detenuti prima di lui. Non accettando questa situazione, al suo ritorno in cella, improvvisamente ha aggredito un Agente, cercando anche di rubargli le chiavi delle celle. L’agente è stato ferito alle costole, a una mano e al collo ed è stato necessario portarlo in ospedale. Esprimiamo tutta la nostra solidarietà al collega.

Donato Capece, segretario generale del SAPPE, esprime solidarietà e vicinanza al collega ferito ad Ariano Irpino e denuncia: “Quello che è accaduto, con una violenza inaccettabile, ci ricorda ancora una volta quanto sia pericoloso lavorare in un penitenziario. Da mesi stiamo combattendo a favore di ogni singolo membro della Polizia Penitenziaria, rivendicando il nostro ruolo che è attaccato da diverse parti e che vacilla sotto i colpi di normative che non ci tutelano, come la vigilanza dinamica e il regime aperto nelle carceri, dimenticando il lavoro infinito che tutti gli uomini e le donne in divisa svolgono con dedizione e altissima professionalità ogni giorno”, spiega il leader nazionale dei Baschi Azzurri.

Il SAPPE denuncia con fermezza: “Presto torneremo in piazza per manifestare il nostro dissenso verso chi ci ha lasciato senza protezione di fronte a problemi sempre più complessi e per rivendicare protezioni, garanzie funzionali e nuovi strumenti che migliorino il nostro servizio, come le bodycam e i Taser, insieme a nuovi protocolli operativi e soprattutto tutele legali”.

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