Possibili azioni legali e di protesta contro la Regione nel caso in cui venga negato il diritto alla salute ai cittadini. È il grido di battaglia che è stato sollevato dal Codacons Cilento in riferimento alla chiusura del Pronto Soccorso dell’ospedale di Agropoli. La giustificazione del mancato potenziamento dovuto alla distanza tra l’ospedale di Agropoli e quello di Vallo della Lucania, sede del DEA di I Livello, non è sufficiente a giustificare la parziale chiusura dell’ospedale. Questo perché i tempi di percorrenza e i collegamenti tra i due ospedali non sono né agevoli né rapidi a causa della mancanza di una adeguata rete stradale, spesso soggetta a frane e a continue interruzioni della circolazione. Per questi e altri motivi, secondo il Codacons Cilento, l’Ospedale di Agropoli deve essere dotato, in tempi brevi, di tutte le strutture necessarie a ogni presidio ospedaliero.
La nota del responsabile Bartolomeo Lanzara conclude: “Chiediamo un immediato intervento della Regione, nel garantire e tutelare un diritto costituzionale. Non fosse altro che per rispetto a chi soffre. Evitando, in questo modo, che “qualcuno” approfittando delle inefficienze della sanità pubblica, finisca per avvantaggiare illegittimamente soggetti privati”.