Un imprenditore di Torre Annunziata è stato colpito da un ordine di sequestro della sua azienda agricola a causa delle sue pratiche inquinanti. Secondo le indagini condotte dai carabinieri del Noe, l’imprenditore avrebbe riversato i reflui industriali della sua azienda in un canale affluente del fiume Sarno, contribuendo così all’inquinamento del corso d’acqua. Inoltre, avrebbe utilizzato acque contaminate da coliformi fecali per la produzione di piante alimentari.

La ditta in questione è specializzata nel confezionamento e nella vendita di piantine aromatiche con marchio bio. Tuttavia, le indagini hanno rivelato che l’azienda avrebbe operato in violazione della normativa ambientale. Sarebbe stato accertato il deposito incontrollato e l’abbandono di rifiuti liquidi derivanti dai servizi igienici, oltre allo scarico abusivo di acque contenenti concimi chimici e fitofarmaci direttamente nel canale Bottarò, affluente del fiume Sarno.

Le indagini hanno anche rivelato che l’azienda utilizzava acque sotterranee prelevate da un pozzo abusivo per l’irrigazione e la produzione di piante alimentari destinate al consumo umano, come basilico, prezzemolo, origano e salvia. Tuttavia, queste acque erano contaminate sia dal punto di vista microbiologico che chimico, a causa della presenza di batteri coliformi, escherichia coli e enterococchi intestinali, che indicano un alto livello di contaminazione di origine fecale.

Queste pratiche inquinanti sono estremamente pericolose per la salute pubblica e per l’ambiente. L’inquinamento dei corsi d’acqua e l’utilizzo di acque contaminate per la produzione di alimenti mettono a rischio la salute dei consumatori e compromettono la qualità dell’ambiente circostante.

È fondamentale che le autorità competenti agiscano per contrastare questi comportamenti illegali e dannosi. L’ordine di sequestro dell’azienda agricola dell’imprenditore rappresenta un primo passo per fermare l’inquinamento e tutelare la salute pubblica.

È importante che tutti i cittadini siano consapevoli dell’importanza di rispettare le norme ambientali e di garantire la qualità dei prodotti alimentari. Solo attraverso un impegno collettivo possiamo preservare l’ambiente e proteggere la nostra salute.

Articolo precedenteSarno: Caccia al commando armato
Articolo successivoUna vittoria per Giuseppe De Rosa: la Corte di Cassazione annulla la sentenza di condanna a Benevento

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui