Tonno adulterato: iniziati gli interrogatori dei 21 indagati coinvolti nell’inchiesta sulla sicurezza alimentare condotta dalla Procura di Trani. Oggi è stato interrogato M.R., residente a Torre Le Nocelle ma originario di Villa Franca, che ha negato categoricamente le accuse affermando di occuparsi di sicurezza alimentare e non di produzione. Gli altri indagati, sottoposti agli arresti domiciliari, hanno scelto di non rispondere. Domani mattina sono previsti ulteriori interrogatori per i tre irpini sottoposti agli obblighi di dimora. Complessivamente, sono 21 i soggetti accusati di aver utilizzato sostanze nocive per la salute dei consumatori. Le accuse ipotizzate sono associazione per delinquere finalizzata all’adulterazione di sostanze alimentari, frode nell’esercizio del commercio e falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico. Le indagini hanno documentato che il tonno veniva adulterato con sostanze non consentite, rendendolo nocivo per la salute dei consumatori. L’associazione a delinquere è stata smascherata dai Nas di Bari, coordinati dalla procura di Trani, al termine di un’inchiesta che coinvolge titolari e dipendenti di due aziende ittiche di Bisceglie, un laboratorio e una società di consulenza di Avellino.

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