La Corte di Cassazione ha annullato sorprendentemente la sentenza di condanna a 12 anni e 8 mesi di reclusione per Elia Caputo, pluripregiudicato residente a Cassano delle Murge. La sentenza era stata emessa dalla Corte di Appello di Taranto per i reati di rapina pluriaggravata, sequestro di persone, detenzione e porto di armi da fuoco. Durante la rapina, si era verificato uno scontro a fuoco con i carabinieri, che aveva portato al ferimento di uno dei rapinatori, Pasquale Carparelli, condannato a 7 anni di reclusione. La decisione della Corte di Cassazione è rara nel panorama giudiziario e ha annullato anche la sentenza emessa in primo grado dal Tribunale di Taranto. La difesa del Caputo ha dimostrato la violazione del diritto di difesa e al contraddittorio, sostenendo l’inutilizzabilità di una prova chiave: la relazione del R.I.S. che collegava il sangue trovato sul luogo del delitto al Caputo. Nella stessa decisione, la Corte di Cassazione ha confermato la condanna di Salvatore Perrone, residente a Brindisi, a 8 anni e 8 mesi di reclusione.

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