Il batterio della Legionella ha colpito anche i pazienti a Roccadaspide. La notizia è stata diffusa ieri mattina dopo una riunione urgente tenutasi presso l’ufficio di Nicoletta Voza, responsabile sanitaria della zona. L’allarme è scattato a Salerno, ma il contagio è legato agli ospedali di Eboli e Roccadaspide. Non si sa quanti pazienti siano risultati positivi al batterio nei due ospedali. Non sono state riportate prognosi riservate o pazienti in pericolo di vita imminente. La privacy è rispettata, i manager e i medici mantengono il silenzio. Si sta lavorando per risolvere la situazione. Ci sono pochi dati certi, ma è sicuro che ci sono stati pazienti colpiti dalla Legionella prima a Roccadaspide e poi a Eboli, tra maggio e giugno. I sintomi dei pazienti sono comuni: febbre, dolore al petto, difficoltà respiratorie, cianosi e tosse. Sono i polmoni ad essere colpiti dalla Legionella. Le analisi del sangue dei pazienti hanno confermato i sospetti. Almeno due pazienti sono stati colpiti dal batterio, uno dei quali è risultato positivo all’ospedale Ruggi d’Aragona di Salerno, dopo essere stato trasferito dall’ospedale di Eboli. La riunione di ieri mattina ha avuto lo scopo di stabilire una strategia tra la direttrice dei due ospedali (Voza) e i primari dei reparti in cui si è verificato il contagio. È chiaro che la Legionella è più pericolosa quando colpisce i polmoni di pazienti affetti da altre gravi patologie.

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