Nel cuore della notte, il chiosco di oggettistica situato all’ingresso del Sacro Monte della Madonna di Novi Velia è stato vittima di atti vandalici. La scoperta è stata fatta dalla titolare del negozio, Mariantonietta Labruna, che ha espresso tutta la sua rabbia per quanto accaduto attraverso i social media.

La signora Labruna, proprietaria del negozio che vende oggetti sacri e non solo, ha accompagnato le foto dei danni con un commento amaro: “Vandali o delinquenti? Scherzi o persecuzioni? Cattivi o semplicemente degli stupidi? Una cosa è certa: domani avrò già dimenticato e sistemato tutto di nuovo, ma voi continuerete a portare il peso sullo stomaco e finirete male. La vostra vita vale meno di zero se continuate così. Vi ringrazio per avermi risparmiato il fornelletto, un bel caffè ci voleva stamattina… grazie!”.

Queste parole riflettono l’amarezza e l’indignazione della titolare, che si è trovata di fronte a un atto di pura stupidità e mancanza di rispetto. Il chiosco rappresenta per lei non solo un mezzo di sostentamento, ma anche un luogo di culto e devozione per coloro che visitano il Sacro Monte.

Nonostante l’ira iniziale, Mariantonietta Labruna dimostra una grande forza d’animo nel promettere di rimettersi in piedi e di non farsi abbattere da questo incidente. La sua determinazione nel ripristinare l’ordine e la bellezza del chiosco è un esempio di resilienza e di amore per il proprio lavoro.

È importante che la comunità sia solidale e sostenga la signora Labruna in questo momento difficile. Atti di vandalismo come questo non solo danneggiano chi ne è vittima, ma arrecano un danno a tutta la comunità, che perde un luogo di riferimento e di bellezza.

Speriamo che le autorità competenti si facciano carico di individuare i responsabili di questo vile gesto e che vengano presi provvedimenti adeguati. È solo attraverso una giustizia severa che si può sperare di mettere fine a simili atti di inciviltà.

Nel frattempo, Mariantonietta Labruna ci insegna l’importanza di combattere l’odio con l’amore, l’ignoranza con la conoscenza e la cattiveria con la gentilezza. La sua risposta alla violenza è un invito a non abbattersi e a continuare a credere nella bontà umana.

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