Il problema degli scooter che sfrecciano a tutta velocità per le strade di Napoli è da sempre una questione di sicurezza molto delicata. I cittadini segnalano da anni situazioni di estremo pericolo, con giovani e giovanissimi che, senza curarsi delle norme del Codice della Strada, imperversano per ore, rendendo impossibile il sonno dei residenti e costituendo un grave pericolo per la circolazione stradale e per i pedoni.
Si tratta di una sorta di “movida parallela” che coinvolge principalmente le zone periferiche della città, caratterizzata non da drink e stuzzichini, ma da potenti scooter che sfrecciano a tutta velocità nel cuore della notte. Se nel centro è praticamente impossibile correre in scooter a causa della presenza massiccia di pedoni e della conformazione delle strade, le ampie strade e le piazze semi-deserte della periferia diventano veri e propri “circuiti” dove esibirsi, spesso per il piacere di condividerlo sui social network. Il corso Secondigliano, il quartiere di Ponticelli, Soccavo, Scampia, Miano, il rione Berlingieri, ma anche piazza Carlo III o piazza Mercato sono solo alcune delle zone dove questo fenomeno è più radicato.
Negli anni passati sono stati fatti tentativi di sensibilizzare i giovani sui pericoli della strada, ma a giudicare dalle segnalazioni dei cittadini, il fenomeno non solo non è stato contenuto, ma continua a espandersi in modo prepotente. Lo scorso anno, una bambina di sei anni è stata investita da uno scooter mentre attraversava la strada con sua madre a San Pietro a Patierno. Questo episodio, uno dei tanti segnalati praticamente ogni giorno in città, ha suscitato scalpore e indignazione, ma non è stato sufficiente ad adottare misure adeguate per affrontare questa emergenza.
“Non possiamo più parlare di casi isolati”, ha denunciato il consigliere comunale Pasquale Esposito, presidente della Commissione Sicurezza Urbana del Comune di Napoli. “Non possiamo ignorare le lamentele dei cittadini che continuano a chiedere interventi risolutivi su questa emergenza. Le scorribande serali e notturne in scooter causano un enorme disagio alla cittadinanza e non possiamo più considerare questo fenomeno di secondaria importanza. È necessario potenziare i controlli, installare dissuasori e intensificare i sequestri dei veicoli, spesso guidati da ragazzi che circolano senza casco, senza assicurazione e senza la patente adatta per mezzi di grosse cilindrate. La città deve fare un passo avanti, non possiamo continuare ad assistere inermi a comportamenti incivili che mettono interi quartieri in pericolo.”
A partire da domani, verrà presentata ufficialmente una richiesta per convocare un “tavolo” con la Prefettura, la Questura e l’assessorato alla Sicurezza guidato dall’assessore Antonio De Iesu. “Dobbiamo portare questa delicata questione all’attenzione delle forze dell’ordine e delle alte cariche istituzionali della città. È inaccettabile che fino ad oggi questo tema non sia stato discusso nel tavolo per la sicurezza. Per risolvere definitivamente il problema, è necessario un lavoro complesso che coinvolga tutte le forze dell’ordine e le istituzioni, non solo la polizia municipale, in un’opera di repressione e prevenzione.”