Incastrato dal DNA sul braccialetto della vittima: a Cardito, in provincia di Napoli, è stato arrestato un uomo di 48 anni ritenuto colpevole dell’omicidio di Raffaele Balsamo. La vittima è stata uccisa con colpi di arma da fuoco nel giugno dello scorso anno. La misura cautelare è stata notificata all’indagato che al momento si trova in carcere per altri reati. Al momento dell’omicidio, la vittima si trovava in detenzione domiciliare presso l’abitazione della sua compagna.

Le indagini sono state condotte dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord e sono iniziate immediatamente dopo il sopralluogo nel luogo del delitto, l’effettuazione di rilievi tecnici da parte di personale specializzato e il sequestro dell’immobile, oltre a una serie di effetti personali trovati nel cortile antistante la casa. Tra gli oggetti sequestrati durante le indagini c’era anche un braccialetto appartenente alla vittima, sul quale è stato trovato il DNA dell’assassino.

Questa scoperta è stata fondamentale per l’arresto del sospettato, che ora dovrà affrontare il processo per l’omicidio di Raffaele Balsamo. È un tragico episodio che ha scosso la comunità di Cardito e che dimostra l’importanza delle indagini scientifiche nel risolvere i casi di omicidio. Ora spetta alla giustizia fare il suo corso e assicurare che il colpevole venga punito per il suo crimine.

È importante sottolineare l’importanza della collaborazione tra le forze dell’ordine e la Procura nella risoluzione di casi come questo. Grazie al loro lavoro di squadra e alla professionalità dimostrata, è stato possibile individuare e arrestare il responsabile dell’omicidio. La comunità di Cardito può ora sperare in una giustizia che renda giustizia alla vittima e alle sue famiglie.

In conclusione, l’arresto del presunto assassino di Raffaele Balsamo è un importante passo avanti nella risoluzione di questo caso di omicidio. Grazie alle indagini scientifiche e alla determinazione delle forze dell’ordine, è stato possibile incastrare il colpevole attraverso il DNA trovato sul braccialetto della vittima. Ora spetta alla giustizia fare il suo corso e assicurare che il responsabile venga punito per il suo crimine, portando così un po’ di pace alla comunità di Cardito.

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