Il Garante della Regione per i detenuti ha espresso la sua preoccupazione riguardo alla situazione delle carceri in Italia, definendole “oltre ogni limite di indifferenza e morte”. Quest’anno sono stati registrati 67 decessi, di cui 33 suicidi. Nella regione della Campania, sono avvenuti 2 suicidi e 3 morti di cui ancora non si conoscono le cause, l’ultimo avvenuto il 10 luglio nel carcere di Benevento. Le autorità giudiziarie stanno indagando su questo ultimo caso e hanno disposto l’autopsia.

Il Garante campano per i detenuti, Samuel Ciambriello, ha sottolineato l’aumento delle morti nelle carceri durante i mesi di luglio e agosto, causate da infarti, malattie e suicidi. Ciambriello ha sottolineato l’importanza di prevenire queste morti invece di limitarsi a commemorarle. Ha evidenziato che ci sono segnali di allarme che indicano problemi di salute, e che è necessario monitorarli ed intervenire.

Le condizioni di vita all’interno delle carceri, come sovraffollamento, temperature elevate e mancanza di supporto sociale, contribuiscono all’aumento dei casi di autolesionismo. Il Garante ha criticato la politica per la sua “cynicism and cowardice” (cinismo e vigliaccheria) riguardo al sistema carcerario, e ha sottolineato l’importanza di una riforma della giustizia che includa anche una riforma delle carceri e di tutte le figure che vi lavorano, compresi gli agenti, gli educatori e il personale del settore privato e del volontariato.

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