Assolta la consigliera regionale Maria Luigia Iodice, accusata di aver alterato 13 voti nella sezione 9 del Comune di San Cipriano di Aversa durante le Elezioni Regionali 2020. Il giudice Raffaele Coppola del tribunale di Napoli Nord ha dichiarato l’assoluzione per la dottoressa di Marcianise “per non aver commesso il fatto”. Inoltre, il giudice ha respinto le richieste della parte civile costituita da Agostino “Steve” Stellato.

Nel verdetto, il giudice ha ripercorso la vicenda dei presunti voti “alterati” a favore della Iodice in una sezione elettorale di San Cipriano d’Aversa. Quattordici preferenze in cui il nome della Iodice sarebbe stato aggiunto successivamente con una matita non conforme, in corsivo anziché a stampatello come l’altra preferenza data a un candidato uomo sulla stessa scheda. Il consulente tecnico dell’accusa ha evidenziato che il nome della Iodice è stato “apposto dalla medesima mano”, escludendo che quei nominativi possano essere stati aggiunti dai componenti del collegio elettorale.

Se da un lato quei voti sono considerati “falsi”, dall’altro non è stato possibile stabilire il coinvolgimento della consigliera regionale nella vicenda. La stessa Iodice ha ammesso di non avere conoscenze a San Cipriano d’Aversa e di non aver svolto una campagna elettorale particolarmente intensa. Inoltre, è stata la stessa Iodice a sollecitare un controllo della sezione di San Cipriano d’Aversa dove sarebbero state trovate le preferenze alterate, dimostrando così la sua buona fede.

Il giudice, nelle motivazioni della sentenza, ha ribadito che quei 14 voti non avrebbero influenzato il risultato finale, considerando lo scarto di circa 152 voti tra Maria Luigia Iodice e il primo dei non eletti, Stellato.

“La trasparenza e la lealtà sono la mia nota distintiva”, ha dichiarato la consigliera regionale. “Ho sempre basato la mia esistenza su principi etici e legali senza mai tradirli. Sono cattolica e ho sempre creduto nella Divina Provvidenza che mi è venuta in soccorso quando chi, in cattiva fede, ha cercato di farmi del male. Credo fermamente nella giustizia esercitata e fatta prevalere dai Magistrati. Ringrazio, infine, chi mi ha espresso piena solidarietà in questo periodo non facile”.

La consigliera regionale è stata difesa dagli avvocati Giacomo Papa e Ida Sagnelli, mentre la parte civile Stellato è stata rappresentata in giudizio dall’avvocato Francesco Parente.

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