Assolti gli imputati nel processo sulle carenze igienico-sanitarie all’ospedale San Paolo di Napoli

La settima sezione penale del Tribunale di Napoli, presieduta da Marta Di Stefano, ha assolto gli imputati nel processo riguardante i controlli sulle presunte carenze igienico-sanitarie nell’ospedale San Paolo del quartiere Fuorigrotta di Napoli, dove erano state riscontrate, tra le altre cose, la presenza di formiche.

I fatti, che riguardano il periodo 2017-2020, hanno portato all’accusa di peculato, falsità in atto pubblico e omissione di atti d’ufficio. Le indagini sono state condotte dai carabinieri del NAS di Napoli.

Tra gli imputati figurava Loredana Di Vico, all’epoca responsabile dell’UOC Acquisizione beni e servizi dell’Asl Napoli 1 Centro, che è stata assolta dall’accusa di peculato per aver disposto pagamenti alla ditta esecutrice del servizio di pulizia. La difesa di Di Vico, rappresentata dall’avvocato Alfredo Sorge, si è dichiarata soddisfatta per il verdetto assolutorio e ha sottolineato la correttezza nello svolgimento dei compiti lavorativi della sua assistita durante l’istruttoria.

Con la stessa motivazione, “perché il fatto non sussiste”, sono stati assolti tutti gli altri imputati, tra cui il responsabile di cantiere Guido Della Magna, i direttori sanitari Maurizio D’Amora, Vito Roberto Rago, Michele Ferrara, Nunzio Quinto, Antonio Di Martino e il responsabile dell’UOC Acquisizione beni e servizi Edoardo Sommella.

All’epoca dei fatti, erano state indagate complessivamente 17 persone, tra manager e sanitari.

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