Le intercettazioni sono entrate nel processo sulla morte di Sandro Ottaviani, l’imprenditore di Dragoni che sarebbe stato ucciso e fatto sparire nel 2008. Durante il processo, che si tiene davanti ai giudici della Corte d’Assise di Santa Maria Capua Vetere, è stato depositato il materiale delle intercettazioni da parte del perito incaricato delle trascrizioni.
La difesa di Alfredo Carini, rappresentata dall’avvocato Paolo Falco, si è riservata di depositare una memoria nelle prossime udienze in quanto ritiene che le intercettazioni non siano pertinenti ai fatti oggetto del processo.
Durante l’udienza è stato anche ascoltato il carabiniere che nel 2008 ha raccolto la denuncia della figlia e del cognato della vittima, dando inizio alle indagini. Il militare ha ricordato di aver effettuato un accertamento presso l’officina meccanica di Carini, dove Ottaviani sarebbe stato visto per l’ultima volta prima di scomparire.
Il processo riprenderà ad ottobre, mentre si attende la fissazione dell’udienza da parte della Corte di Cassazione sulle misure cautelari. Il Riesame, in seguito ad un precedente annullamento della Suprema Corte, aveva confermato il carcere per Carini e i domiciliari per Cataldo Russo, quest’ultimo difeso dall’avvocato Emanuele Sasso. I familiari di Ottaviani si sono costituiti parte civile, assistiti dagli avvocati Luca Di Caprio ed Elio Napoletano.
Secondo l’indagine, Ottaviani era stato convocato per ricevere 175mila euro relativi al contratto di locazione dell’officina di Carini, che si stava cercando di vendere. La vittima, giunta in officina il giorno della scomparsa, sarebbe stata portata dai due indagati in un luogo sconosciuto senza riuscire a dare l’allarme. Qui Ottaviani sarebbe stato ucciso e il suo corpo fatto sparire.