La Corte d’Assise d’Appello di Catania ha confermato la condanna all’ergastolo per Gianpiero Riccioli, il ristoratore accusato dell’omicidio di Alessandro Sabatino e Luigi Cerreto, due badanti del padre dell’assassino. È stata confermata anche la sentenza civile per i familiari delle vittime.

Il ristoratore è stato condannato all’ergastolo dal Gup del Tribunale di Siracusa nel gennaio del 2022. I due uomini di Caserta, che lavoravano come badanti per il padre di Riccioli a Siracusa, erano scomparsi nella primavera del 2014. Nel febbraio del 2021, sono state ritrovate tracce dei loro corpi nella villa di Riccioli, a circa dieci chilometri da Siracusa.

Secondo l’accusa, Alessandro Sabatino e Luigi Cerreto sono stati legati con delle fascette, fatti inginocchiare e uccisi con un colpo di pistola alla testa. Una vera e propria esecuzione. Dopo il delitto, i corpi sono stati sepolti nel giardino della villa e successivamente è stato costruito un barbecue in muratura sul luogo. Gli investigatori sostengono che ci siano stati dissapori tra Riccioli e i due badanti perché avevano denunciato i maltrattamenti del figlio verso il padre. Questo avrebbe portato alla decisione di ucciderli per vendetta.

La difesa di Riccioli aveva chiesto, già nel primo grado, di considerare l’infermità mentale dell’imputato, presentando una perizia di parte. Tuttavia, questa richiesta è stata respinta dal giudice istruttore del Tribunale dopo la relazione di un consulente nominato dallo stesso giudice. Anche nel processo d’appello, è stata avanzata la stessa richiesta e una nuova perizia è stata disposta. Tuttavia, anche questa perizia ha confermato la capacità dell’imputato di intendere e volere.

La tragica fine dei due badanti campani è stata seguita anche dalla trasmissione “Chi l’ha visto?” su Rai3. I familiari delle vittime erano rappresentati dagli avvocati Natalino Giannotti e Ciro Paolo Ascione (per i familiari di Cerreto) e Vincenzo Guida e Sabrina Girotti (per i familiari di Sabatino).

La conferma della condanna all’ergastolo per Gianpiero Riccioli rappresenta un importante passo verso la giustizia per i familiari delle vittime. La sentenza della Corte d’Assise d’Appello di Catania conferma la gravità dei fatti e la volontà di punire severamente chi commette atti così crudeli. Ora, i familiari delle vittime possono sperare di ottenere un minimo di pace e giustizia per la perdita dei loro cari.

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