“Assolto perché il fatto non sussiste”. Questa è stata la decisione del giudice monocratico Giorgia Formisano del tribunale di Napoli Nord nei confronti di Eduardo Fabozzi, 58 anni, legale rappresentante della società ‘Nuova Sain Srl’ con sede nella zona industriale di Teverola, finito sotto processo per dichiarazione fraudolenta mediante l’uso di fatture per operazioni inesistenti. La vicenda ha avuto inizio nel settembre 2014 a seguito di un controllo dell’agenzia delle entrate.

Secondo le indagini, Fabozzi avrebbe utilizzato fatture relative a operazioni inesistenti emesse dalla società ‘GE.Cos.Srl’ per evadere le imposte sui redditi e sul valore aggiunto. L’importo totale delle fatture era di 10.294,00 euro, permettendo così di evadere l’imposta sul valore aggiunto per 2.264,00 euro. La società ‘Nuova Sain Srl’ è stata presa di mira dall’Agenzia delle Entrate in quanto destinataria delle fatture emesse dalla società ritenuta inesistente, ‘GE.Cos.Srl’.

Durante il dibattimento, l’avvocato Vincenzo Di Vaio, difensore di Eduardo Fabozzi, ha dimostrato che le operazioni erano reali transazioni commerciali. Ha infatti dimostrato che la ‘Nuova Sain Srl’ aveva effettivamente acquistato la merce ad un prezzo congruo. Inoltre, ha sottolineato la buona fede del titolare dell’azienda, poiché non c’erano elementi che lasciassero supporre l’inesistenza della società emittente. Nonostante la richiesta della Pubblica Accusa di 5 anni di reclusione per Eduardo Fabozzi, il giudice monocratico ha accolto la tesi della difesa e ha pronunciato l’assoluzione “perché il fatto non sussiste” nei confronti del 58enne di Teverola.

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