Le caprette di Anacapri non sono state avvelenate, ma sono state colpite da un fulmine. È quanto è stato accertato dai ricercatori dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno insieme al Dipartimento di Medicina veterinaria e produzioni animali della Federico II e all’Asl Napoli 1 Centro, incaricati di indagare sulla vicenda. Secondo le prime analisi condotte, sembra che il fatto sia avvenuto durante un temporale intenso che ha colpito l’isola nelle prime ore del mattino dell’1 luglio scorso. Le caprette si erano rifugiate sotto un albero e sono state colpite da una scarica elettrica durante il temporale. Gli esperti hanno raccolto le prove e analizzato i dati meteorologici, evidenziando i segni dell’azione del fulmine sull’albero e l’assenza di tracce di sostanze tossiche sul luogo. Il direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, Antonio Limone, ha dichiarato che la morte delle capre, anche se accidentale, è molto dispiaciuta. Le necroscopie effettuate lasciano propendere per la folgorazione come causa di morte, ma sono in corso ulteriori analisi istologiche per confermare questo sospetto. Inoltre, sono stati effettuati campionamenti per escludere altre cause di morte e controllare lo stato sanitario delle capre sul territorio di Anacapri.

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