Ieri mattina si sono tenuti i funerali di Marco Antoniello, Mattia Antoniello e Maria Grazia Zuin, le vittime dell’incidente tragico avvenuto giovedì scorso a Santo Stefano di Cadore, nella chiesa di Sant’Andrea a Favaro Veneto. Durante la messa, celebrata da don Giuseppe Simoni, il parroco, tutti gli abitanti di Sant’Angelo dei Lombardi, il paese natale di Marco Antoniello, si sono uniti idealmente. Non solo partecipazione emotiva, ma anche economica: la raccolta fondi lanciata in Veneto è stata condivisa anche nel comune dell’Alta Irpinia. L’iniziativa è stata promossa dagli amici, soprattutto a beneficio della compagna Elena Potente, sopravvissuta all’incidente, e dei loro figli. Si tratta di una famiglia allargata e unita, con altri figli rimasti orfani di padre. Tony Lucido, presidente della Proloco Alta Irpinia e presidente regionale Unpli, ha ripreso e lanciato l’iniziativa di solidarietà a Sant’Angelo dei Lombardi.

Lucido ha dichiarato: “Dramma, dolore e solidarietà. A Luigi Antoniello, padre di Marco, nonno di Mattia e a tutti i familiari, alle zie a Sant’Angelo e ad Avellino Rosalia, Felicina e Pierina Antoniello, alla famiglia Gammarota, a tutti i familiari, esprimiamo il nostro commosso abbraccio, affetto, vicinanza e solidarietà. La Pro Loco e i tanti amici di Sant’Angelo e dell’Alta Irpinia, addolorati, nel condividere il dolore per la grave tragedia che ha coinvolto la famiglia del nostro concittadino Luigi Antoniello, con la scomparsa del figlio, del nipotino e della consuocera Maria Grazia Zuin e la nuora gravemente ferita, esprimono vicinanza e solidarietà alla famiglia. Preghiamo per le persone scomparse, colpite da questa grave sciagura”.

I funerali si sono svolti nella chiesa di Sant’Andrea a Favaro Veneto e sono stati trasmessi in diretta televisiva su Antenna 3, forse per limitare le presenze dato che solo i familiari e gli amici più stretti potevano entrare in chiesa. Sant’Angelo dei Lombardi è stata scossa dalla tragedia. Marco e suo figlio Mattia erano nati in Veneto, ma Marco era fortemente legato al paese e alla sua famiglia di origine, tanto da dedicare del tempo in estate ad aiutare i parenti nell’attività del bar Moderno. Il locale storico di Sant’Angelo resterà chiuso per lutto per tutta la giornata odierna. Gli amici di Marco lo descrivono come una persona buona, onesta e un grande lavoratore. Aveva una passione per il calcio, che condivideva con il suocero, un ex portiere.

Sul fronte giudiziario, la donna che ha travolto la famiglia con un’Audi nera sulla strada regionale per Sappada, ma in pieno centro a Santo Stefano di Cadore, è in custodia cautelare nel reparto di Psichiatria dell’ospedale di Venezia. Si attende che la 32enne tedesca Angelika Hutter sia in grado di rispondere autonomamente alle domande degli inquirenti. La Procura di Belluno ha ipotizzato l’omicidio stradale plurimo. Il procuratore Paolo Luca ha parlato di un possibile scatto d’ira della Hutter, che l’avrebbe portata a percorrere quella strada ad una velocità elevata, probabilmente intorno ai novanta chilometri orari su un limite di cinquanta. Il procuratore ha escluso l’ipotesi di un gesto volontario e dagli accertamenti non emerge l’uso dello smartphone alla guida. Alfredo Antoniozzi, vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera e presentatore della proposta di legge che modifica gli articoli del codice penale che disciplinano l’infermità e la seminfermità mentale, ha dichiarato: “Siamo vicini alle parti civili delle tre persone, la signora Angelica Hutter non è folle”.

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