La sentenza per i tre fratelli Cantile di San Cipriano d’Aversa è diventata definitiva. Nel 2019, i tre erano stati condannati a sei anni di reclusione per il pestaggio di un 31enne di Casapesenna. Secondo loro, la vittima aveva pubblicato su Instagram una foto di uno dei tre con una parrucca. Il giovane era stato legato ad un albero e gli erano stati sottratti alcuni effetti personali. I tre fratelli erano stati accusati di lesioni personali, sequestro di persona, rapina e minacce. Per quanto riguarda la rapina, non è mai stato chiaro se fosse stata perpetrata contemporaneamente al pestaggio. La condanna è stata leggermente riformata in corte d’appello, ma gli avvocati difensori hanno presentato ricorso in Cassazione, sostenendo che i giudici di secondo grado non avevano motivato correttamente la loro decisione di non applicare le attenuanti generiche. Tuttavia, la Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso, sostenendo che la corte d’appello aveva spiegato adeguatamente i motivi della mancata applicazione delle attenuanti generiche, anche alla luce delle dichiarazioni fatte da uno dei tre imputati, che confermavano l’astio nei confronti della vittima. La pena di sei anni di reclusione per i tre fratelli Cantile è quindi diventata definitiva.

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