“Rischi delle alte temperature e della siccità: parla il Comandante Biagio Chiariello”
a cura di Caterina Flagiello
Ad Arzano, una città nell’area a nord di Napoli, la polizia locale, guidata dal colonnello Biagio Chiariello, sta ancora prestando molta attenzione alla prevenzione degli incendi dei terreni incolti. Il lavoro svolto negli anni ha permesso di “aggiornare” la mappa dei terreni incolti a rischio incendi, a causa delle elevate temperature e dell’allarme siccità. Il lavoro è visibile, riferisce il comandante Chiariello! “Abbiamo effettuato sopralluoghi su circa 30 terreni, molti dei quali sono stati ripuliti dopo le diverse sanzioni degli anni passati. Ciò significa che la repressione e la prevenzione stanno funzionando e per questo ringraziamo i proprietari che hanno collaborato con le istituzioni. In alcuni casi, però, abbiamo ancora dovuto ricorrere a sanzioni contro i proprietari negligenti”. Ma quali sono i rischi se si appicca un incendio in un terreno durante l’estate? “Guardi, la battaglia è principalmente volta a proteggere la salute, che spesso viene compromessa in caso di terreni abbandonati. Non pensiamo solo agli incendi, ma anche ai problemi igienico-sanitari causati dalla presenza di ratti, rettili, insetti e tutto ciò che rappresenta un problema per la salute umana. Inoltre, gli incendi alimentati dalle elevate temperature estive rappresentano un grave pericolo per gli anziani, i bambini, gli asmatici e soprattutto i neonati, costretti a rimanere chiusi in casa”. Lei tiene sotto controllo i siti? Anche a Calvizzano, dove era sovraordinato, a Frattamaggiore e ovunque ha adottato un registro? “Guardi, abbiamo creato un registro in cui abbiamo inserito una mappatura dei terreni incolti, una banca dati, per intenderci, e una piantina con la localizzazione di tutti i terreni. Siamo riusciti a censirli, ma solo dopo alcuni anni e ora abbiamo il database. Dati anagrafici, catastali e ubicazioni. È un lavoro che porta risultati, ma bisogna dedicarsi. A Calvizzano, Frattamaggiore e in tutti i territori in cui ho operato ho creato un metodo di lavoro e funziona”. Gli incendi sono diminuiti? “Indubbiamente. Lo scorso anno, dati alla mano dalla sala operativa dei vigili del fuoco, gli interventi sul territorio per incendi nei fondi sono notevolmente diminuiti, se non addirittura azzerati”. Quindi anche i vigili del fuoco ringraziano? “Sicuramente. Ma guardi, chi ne beneficia soprattutto è il cittadino, anche indirettamente. Le spiego. I vigili del fuoco, con cui abbiamo ormai una consolidata collaborazione e che ringrazio, intervengono non solo per gli incendi. Se limitiamo le loro operazioni sul territorio, possono dedicarsi ad altri eventi come il soccorso alle persone in difficoltà, ad esempio anziani che in estate rimangono chiusi in casa perché non si sentono bene e bisogna forzare la porta o entrare dal balcone per soccorrerli. O il soccorso stradale per estrarre persone ferite intrappolate nelle auto e altri interventi. Azzerando gli incendi, non verranno chiamati e potranno dedicarsi ad altro”. Ci sono altri benefici? “Ovviamente. Pensiamo al problema della siccità, se c’è una crisi idrica, ripulendo i terreni eliminiamo la necessità di utilizzare acqua per spegnere gli incendi. Immagini che per un piccolo terreno interessato dalle fiamme, sono necessarie enormi quantità di acqua e in questo momento storico di forte siccità, non possiamo permettercelo, dato che l’acqua è ancora più preziosa di prima”. Nonostante ciò, lei è impegnato anche nella Terra dei Fuochi? “Sì, l’impegno è a 360 gradi. Di recente abbiamo effettuato controlli su tre officine meccaniche, una delle quali è stata sequestrata e i rifiuti derivanti dalle lavorazioni meccaniche sono scomparsi. Abbiamo controllato una trentina di attività in pochi anni”. Bene, grazie per il suo instancabile lavoro! “Grazie a voi”!