I tifosi del Benevento hanno dimostrato il loro sostegno ai giocatori prima della partita contro l’Udinese, acclamandoli all’arrivo del pullman. Tuttavia, non tutti i tifosi sono così appassionati e rispettosi delle regole.

Infatti, cinque persone sono state colpite da un Daspo (Divieto di Accedere alle Manifestazioni Sportive) emesso dal Questore di Bologna, a seguito delle indagini sull’assalto al pullman del Benevento da parte di ultras della squadra avversaria. Queste persone, con età compresa tra i 22 e i 41 anni, residenti a Bologna e facenti parte della tifoseria organizzata, sono state colpite da provvedimenti che vietano loro l’accesso alle manifestazioni sportive per periodi che vanno dai 4 agli 8 anni, con obbligo di firma.

I fatti risalgono al 6 maggio dello scorso anno, dopo l’incontro di calcio tra Cittadella e Benevento. Durante il viaggio di ritorno, il pullman dei giallorossi è stato assalito da ultras beneventani a bordo di quattro minivan a noleggio, lungo l’autostrada Bologna Roma, nella Galleria “Di Base” del comune di Castiglione dei Pepoli. Gli accertamenti effettuati dalla Digos della Questura di Benevento hanno portato all’identificazione dei responsabili e all’emissione dei provvedimenti di divieto di accesso alle manifestazioni sportive.

Questi provvedimenti sono importanti per garantire la sicurezza negli stadi e nelle aree limitrofe durante gli incontri di calcio. Inoltre, rappresentano un segnale forte nei confronti di coloro che pensano di poter commettere atti di violenza e vandalismo nel nome del tifo. L’obbligo di firma, inoltre, permetterà alle autorità di tenere sotto controllo i soggetti coinvolti.

È fondamentale che il calcio sia un momento di svago e aggregazione, dove i tifosi possano tifare per la propria squadra in modo pacifico. Gli episodi di violenza e intolleranza devono essere condannati e combattuti in modo deciso, al fine di preservare l’immagine dello sport e garantire la sicurezza di tutti i partecipanti.

Speriamo che questi provvedimenti possano rappresentare un deterrente per chiunque pensi di commettere atti di violenza negli stadi, e che il calcio possa tornare ad essere uno spettacolo di gioia e passione per tutti i tifosi.

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