La banda di truffatori scoperta dai carabinieri di Caserta ha messo in atto un sistema ben organizzato per individuare e contattare le vittime. Al vertice del gruppo c’erano i fratelli Antonio e Gennaro Francescone, insieme al padre Gabriele. Loro si occupavano di procurare telefoni ed auto a noleggio, contattare le vittime e chiedere loro di fornire l’inventario del denaro e dei monili ceduti. In questo modo, gli esecutori materiali della truffa non potevano trattenere per sé parte del bottino.

Complessivamente, sono state emesse 10 ordinanze di custodia cautelare, di cui 2 in carcere e 8 ai domiciliari, su richiesta della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. In totale, sono 13 le persone coinvolte nell’indagine.

Gli esecutori materiali venivano pagati a giornata di lavoro e non ricevevano una quota dei proventi delle truffe. Questo emerge dalle intercettazioni, in cui uno degli indagati riferisce di aver ricevuto sessanta euro per una giornata di fatica. Per alcuni degli indagati, la truffa veniva considerata come un lavoro faticoso.

Di seguito, i nomi degli arrestati: Antonio Francescone, 34 anni di Napoli; Gennaro Francescone, 32 anni di Napoli; Gabriele Francescone, 56 anni di Napoli; Ciro Guasco, 66 anni di Napoli; Nicola Mango, 71 anni di Napoli; Aniello Francescone, 34 anni di Napoli; Pasquale Vacca, 49 anni di Napoli; Salvatore Martinelli, 32 anni di Napoli; Domenico Eduardo Di Palo, 29 anni di Napoli; Carmela Rubino, 34 anni di Napoli.

Questa operazione dei carabinieri di Caserta ha smascherato un’organizzazione criminale che si approfittava degli anziani per truffarli. È importante che le forze dell’ordine continuino a combattere queste attività illecite per garantire la sicurezza della popolazione e punire i responsabili.

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