La polizia sta cercando Cesare Ciro di Giulio, un giovane emergente di 23 anni del clan Giannelli di Bagnoli. Ieri è stata emessa un’ordinanza cautelare dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli che ha portato in carcere altri sette affiliati della cosca di Cavalleggeri.

L’inchiesta nei confronti del boss Alessandro Giannelli ha coinvolto, oltre al capo cosca detenuto nel carcere di Viterbo, anche Marco Assalto, Maurizio Quotidiano, figlio del ras Pasquale Quotidiano, Giovanni Ranavalo, Cristian Esposito, Gennaro Formicola e Gennaro Langella. Altri due indagati, Giuseppe Giannelli, fratello del boss, e Zelinda Piscopo, sono rimasti in libertà.

Alessandro Giannelli aveva escogitato un sistema per evitare le intercettazioni telefoniche, ma è stato incastrato da una microspia piazzata in cella. Così è iniziata l’inchiesta della Dda, che ha permesso di ricostruire una serie di episodi di minacce ai danni dei nemici dell’area flegrea della città di Napoli. Nonostante la mediazione dell’Alleanza di Secondigliano, lo scontro non si è fermato.

La polizia spera di catturare presto Cesare Ciro di Giulio per porre fine alle attività criminali del clan Giannelli di Bagnoli. L’arresto dei sette affiliati della cosca di Cavalleggeri è un importante passo avanti nella lotta alla criminalità organizzata nella regione di Napoli.

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