La Corte d’Appello di Napoli ha confermato la confisca del patrimonio dei tre fratelli Giovanni, Cuono e Salvatore Pellini, imprenditori nel settore ambientale, condannati per traffico illecito di rifiuti e ritenuti responsabili dell’inquinamento dell’area dell’hinterland napoletano conosciuta come Terra dei Fuochi.

Gli avvocati dei Pellini, Francesco Picca, Stefano Preziosi e Paola Tafuro, hanno presentato un’istanza per dichiarare l’inefficacia del provvedimento di confisca, che era stato confermato in primo grado a metà giugno dagli stessi giudici di secondo grado. Secondo i legali, vi sarebbe stata una violazione del termine di 18 mesi richiesto dalla legge per emettere un provvedimento di secondo grado.

Tuttavia, la Corte d’Appello ha respinto l’istanza dei difensori dei Pellini, confermando così la confisca dei beni per un valore di circa 200 milioni di euro.

I tre fratelli Pellini sono stati coinvolti in un’attività di traffico illecito di rifiuti, che ha causato gravi danni all’ambiente dell’area dell’hinterland napoletano. La Terra dei Fuochi è infatti conosciuta per essere una zona gravemente inquinata a causa dello smaltimento illegale di rifiuti tossici e pericolosi.

La confisca del patrimonio dei Pellini rappresenta un importante passo nella lotta all’inquinamento e al traffico illecito di rifiuti. Si tratta di una misura che mira a colpire gli imprenditori che lucrano sulla distruzione dell’ambiente e sulla salute delle persone.

È fondamentale che si continui a perseguire e condannare coloro che commettono reati ambientali, al fine di tutelare l’ambiente e la salute dei cittadini. La Terra dei Fuochi è solo uno dei tanti esempi di come il nostro paese sia ancora afflitto da problemi di inquinamento e di smaltimento illegale dei rifiuti.

Speriamo che la confisca del patrimonio dei Pellini sia un segnale forte per tutti coloro che pensano di poter agire impunemente danneggiando l’ambiente e mettendo a rischio la salute delle persone. Solo attraverso una rigorosa applicazione della legge e una maggiore consapevolezza ambientale potremo contrastare efficacemente questi fenomeni.

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