Promuovere una corretta igiene orale fin dalla prima infanzia è fondamentale per garantire una buona salute orale in età adulta. Nei primi anni di vita, la responsabilità di mantenere una corretta igiene orale ricade sui genitori, che possono integrare il fluoro attraverso diversi metodi di somministrazione come dentifrici, gel, latte addizionato e acqua fluorata. Il fluoro è un minerale presente in grandi quantità nell’organismo, soprattutto nello scheletro e nei denti. Svolge una duplice azione fortificando la struttura dei denti e agendo come antibatterico orale. Il fluoro favorisce la remineralizzazione dei denti e aumenta la resistenza dello smalto dentale. Inoltre, impedisce la fermentazione e l’adesione del batterio responsabile della carie, lo Streptococco Mutans. Il fluoro è presente anche in alimenti come il pesce, il latte, la carne, i formaggi e alcuni vegetali, ma non sempre si raggiunge il fabbisogno consigliato. Secondo le linee guida del Ministero della Salute, la fluoroprofilassi è importante nella prevenzione della carie e dovrebbe iniziare quando spuntano i primi denti. Nei bambini dai 6 mesi ai 6 anni, si consiglia l’utilizzo di dentifrici con un contenuto di fluoro inferiore a 1000ppm. Tuttavia, l’uso di dentifrici fluorati prima dei 12 mesi di vita e fino ai 5-6 anni può essere associato a un aumento del rischio di fluorosi, che si manifesta con macchie o striature biancastre sui denti e aumento di porosità dello smalto. La fluorosi può essere un danno estetico irreversibile. In casi più rari, può verificarsi una fluorosi grave, che comporta alterazioni scheletriche come osteosclerosi o osteomalacia. Questi effetti si possono manifestare singolarmente o associati, in questo caso vengono definiti osteofluorosi. L’accumulo eccessivo di fluoro nel corpo può anche causare disordini endocrini. È quindi importante seguire le linee guida e utilizzare il fluoro in modo corretto per evitare rischi per la salute orale e generale.