Un uccello sarebbe stato responsabile dell’incendio che ha coinvolto un treno della Circumvesuviana presso la stazione di Pompei. È quanto afferma l’EAV, che propone questa spiegazione per un evento che ha nuovamente attirato l’attenzione sulla linea, già considerata la peggiore d’Italia secondo il rapporto Pendolaria di Legambiente. Dalle prime analisi delle foto e dei video raccolti durante le operazioni di assistenza al treno fermo a Pompei Villa dei Misteri, è emersa la presenza di un corpo estraneo al veicolo, nello specifico il corpo carbonizzato di un volatile, posto vicino al limitatore di sovratensione coinvolto nell’evento. Questo elemento potrebbe aver innescato l’arco elettrico che ha generato l’incendio. La commissione d’inchiesta sta lavorando per stabilire con precisione la dinamica dei fatti.
La situazione sembra andare sempre peggio per la Circumvesuviana. Questa sfortuna si aggiunge al già pessimo servizio offerto, che ha spinto l’azienda a parlare di “ritardo strutturale” nell’annunciare l’orario sperimentale estivo. Un’assurdità logica, considerando che se il ritardo è strutturale non ha senso stabilire degli orari. Questa ammissione rappresenta però una sostanziale impotenza di fronte ai fatti. Il presidente Umberto De Gregorio spera di risolvere la situazione con l’arrivo dei nuovi treni.
Nel frattempo, i disagi per gli utenti sono enormi, soprattutto per i pendolari che, nonostante l’estate, devono recarsi al lavoro. Le persone normali, infatti, in genere vanno in vacanza per un paio di settimane, non per tre mesi. Durante il guasto menzionato, i passeggeri sono stati costretti a scendere dai treni e, a causa del caldo torrido, una persona si è sentita male, rendendo necessari i soccorsi del 118. Ai turisti va un po’ meglio, grazie all’orario sperimentale pensato per migliorare i tempi di percorrenza tra Napoli e Sorrento.