Picchiata, isolata e ripudiata perché innamorata di un ragazzo occidentale e perché decide di vestirsi come le compagne di scuola. Questa è la storia di Amina, una giovane di 18 anni nata nel Cilento da una famiglia marocchina. La sua storia è incredibile e ha suscitato grande indignazione.

Amina è una studentessa diplomata con il massimo dei voti al liceo scientifico di Vallo. Dopo l’esame di stato, però, non è più tornata a casa. Attualmente è affidata al Centro Antiviolenza, che sta seguendo il suo caso insieme ai carabinieri della compagnia di Vallo.

La stessa Amina ha deciso di raccontare la sua storia in una lettera, in cui ha descritto la sua situazione disperata e ha lanciato un appello emotivo. Ha spiegato di essere diventata maggiorenne e di trovarsi da sola a combattere contro il mondo. La sua famiglia marocchina ha scoperto del suo fidanzamento con un ragazzo occidentale e del suo modo di vestire all’occidentale, e questo ha scatenato la loro rabbia.

La ragazza è stata ripudiata dalla sua famiglia e ha subito violenze verbali e fisiche. È stata minacciata e controllata costantemente. Tre mesi fa, quando la sua famiglia ha scoperto del fidanzamento e del suo modo di vestire, è stata picchiata dalla sua stessa sorella e insultata pesantemente. Amina è stata derisa e umiliata per mesi, fino a quando è riuscita a resistere fino all’esame di maturità.

Dopo l’esame, Amina ha deciso di allontanarsi dalla sua famiglia perché sapeva che stavano pianificando di portarla dal dottore per verificare se fosse ancora vergine. Questa prospettiva l’ha spaventata e ha deciso di scappare. Attualmente si trova da sola, con pochi soldi e deve pensare al suo futuro.

Per cercare aiuto economico, Amina ha avviato una raccolta fondi sulla piattaforma GoFundMe. I fondi raccolti verranno utilizzati per la sua istruzione, in quanto desidera iscriversi alla facoltà di medicina. La sua storia ha suscitato grande solidarietà, non solo da parte degli italiani, ma anche dai suoi connazionali marocchini.

Un suo zio marocchino ha dichiarato: “Amina è nata in Italia, vive qui ed ha tutto il diritto di portare avanti la sua vita in libertà. Ho una figlia della stessa età e la lascio libera.” Queste parole dimostrano che anche tra la comunità marocchina ci sono persone che sostengono Amina e la sua lotta per la libertà e l’indipendenza.

La storia di Amina è incredibilmente triste e ha scosso profondamente la comunità di Velina. È importante che si continui a sensibilizzare l’opinione pubblica su queste tematiche, per garantire a tutte le persone il diritto di vivere in libertà e senza violenze, indipendentemente dalla loro origine o religione.

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