Truffe agli anziani: arrestati 10 membri di una banda criminale
Un’operazione dei carabinieri della compagnia di Caserta, coordinata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, ha portato all’arresto di 10 persone coinvolte in oltre 50 truffe ai danni di anziani. Tra gli arrestati ci sono due fratelli, Antonio e Gennaro Francescone, e il padre Gabriele Francescone, tutti residenti a Napoli. L’organizzazione aveva come obiettivo gli anziani delle province di Caserta, del Basso Lazio, del napoletano e anche della provincia di Foggia.
L’indagine è iniziata nel 2020, quando è stato registrato il primo episodio a Ruviano. Da lì, gli investigatori hanno ricostruito una catena di truffe che coinvolgeva varie regioni italiane. I fratelli Francescone gestivano l’intero schema truffaldino dal napoletano, mentre il padre era coinvolto come complice. Il guadagno dell’attività illecita ammonta a 106.000 euro in contanti, oltre a gioielli e preziosi.
Il modus operandi prevedeva che i membri della banda segnalassero le vittime, successivamente venivano impartite le direttive dai congiunti napoletani e infine gli esecutori materiali si recavano a casa degli anziani per mettere in atto la truffa. Ogni mattina si svolgeva un briefing sulle zone da colpire, venivano consegnate auto noleggiate e telefoni cellulari per comunicare. Gli esecutori materiali ricevevano una sorta di compenso di 300 euro per ogni truffa messa a segno.
Le vittime venivano ingannate con varie scuse, come incidenti stradali o debiti da pagare per i congiunti. In alcuni casi, la presenza di una donna nella banda garantiva la fiducia degli anziani. L’operazione odierna è il risultato di un’attività di indagine sulle truffe agli anziani avviata nel 2017 e già ha portato a numerose condanne.
È importante rimanere vigili e diffidare di persone sconosciute che cercano di approfittare della nostra fiducia. Gli anziani sono spesso le vittime preferite di queste truffe, quindi è fondamentale che noi e i nostri cari siamo consapevoli di questi rischi e pronti a difenderci.