Ennesimo incidente sul lavoro, ancora una vittima campana
La Uil Avellino-Benevento: Lavorare in sicurezza deve essere una priorità assoluta. Non si hanno più parole, se non di rabbia, per esprimere lo sgomento che proviamo.
Ariano Irpino. E’ di Ariano Irpino, l’operaio rimasto vittima di un incidente sul lavoro nel cantiere dell’alta velocità a Giardinetto nel territorio tra Bovino e Orsara di Puglia nel foggiano. Gino Di Furia è morto per un strano scherzo del destino nel giorno del suo compleanno. Sposato e padre di due figlie di 30 e 35 anni risiedeva in contrada Santa Maria a Tuoro ad Ariano Irpino, dove gestiva da anni un rinomato frantoio di famiglia. Una persona esemplare, dal carattere simpaticissimo, in passato anche autista dei mezzi pubblici della locale azienda Amu. Un grande lavoro e soprattutto un marito e padre esemplare.
L’uomo, trasportato al Policlinico Riuniti di Foggia in condizioni gravissime in eliambulanza, è deceduto per le gravissime ferite riportate a seguito del cedimento di un perno di una gru che avrebbe colpito in pieno la cabina in cui si trovava il 62enne. La dinamica è ancora tutta da chiarire.
I carabinieri giunti sul posto insieme ai vigili del fuoco stanno ricostruendo la dinamica dell’incidente. La magistratura di Foggia ha aperto un’inchiesta.
Le reazioni
Il segretario generale della Uil Avellino-Benevento Luigi Simeone unitamente al segretario della Feneal Uil Caserta-Avellino-Benevento, Antonio Cirillo e al responsabile dell’ufficio vertenze legale Avellino-Benevento Enzo Flammia, puntano il dito sulla formazione e la prevenzione della sicurezza e gridano a chiare lettere che questa ignobile mattanza deve finire e si stringono intorno alla famiglia, agli amici e ai colleghi di lavoro della vittima e chiedono si faccia presto chiarezza su quanto accaduto per comprendere la natura di questo ennesimo incidente mortale.
Lavorare in sicurezza deve essere una priorità assoluta. Non si hanno più parole, se non di rabbia, per esprimere lo sgomento che proviamo.
E’ di Ariano Irpino, l’operaio rimasto vittima di un incidente sul lavoro nel cantiere dell’alta velocità a Giardinetto nel foggiano.
Come sempre accade quando avvengono queste tragedie ci si interroga su come possa essere possibile perdere la vita sul lavoro e si punta il dito verso le norme di prevenzione e formazione, due capitoli definiti di spesa, ma che in realtà sono l’unico strumento per garantire la sicurezza in ambito lavorativo.
Occorrono maggiori risorse per intensificare le ispezioni, soprattutto negli appalti dove si annidano le criticità più grandi, più sicurezza nella contrattazione, più formazione e sanzioni severe perché per una morte sul lavoro le ammende sono ancora troppo blande: la vita non ha prezzo.
Non ci stancheremo mai di ribadire alle istituzioni e alle parti datoriali quanto importante sia investire in sicurezza sul nostro territorio e in tutto il Paese.