NAPOLI. Ancora una volta ci ritroviamo nella stessa situazione. Il caldo estivo e le ferie si uniscono alla carenza di personale e aumentano ulteriormente gli accessi al pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli, che già erano insostenibili. È quindi necessario, come già accaduto in passato, limitare gli accessi a questo servizio. La direzione dell’ospedale Cardarelli di Napoli ha comunicato al servizio 118 che non è possibile accogliere pazienti con problemi di minore gravità “a causa del numero elevato di accessi verificatisi nelle ultime 24 ore e della complessità dei casi trattati”. Tuttavia, l’assistenza continua ad essere garantita attraverso il servizio 118 per i pazienti che presentano problemi gravi come infarti, ictus o vittime di gravi incidenti. Inoltre, la sospensione dei trasferimenti non influisce su coloro che arrivano al pronto soccorso con mezzi propri.

VENERDÌ AFFOLLATO. Questa decisione di sospendere i trasferimenti è stata presa a causa del grande numero di accessi e ricoveri gestiti dall’ospedale Cardarelli nelle ultime 24 ore. Infatti, venerdì scorso il pronto soccorso ha accolto circa 250 pazienti, di cui 96 sono stati ricoverati nei reparti o presso il servizio OBI (Osservazione Breve Intensiva). Solo ieri, in un’ora, il personale del servizio di Emergenza-Urgenza ha trattato 9 codici rossi.

L’APPELLO. Come nei giorni precedenti, le maggiori problematiche sono state riscontrate nei pazienti affetti da patologie croniche o oncologiche, nonché tra coloro che sono in terapia con farmaci per l’ipertensione o per la diuresi. L’ospedale invita nuovamente a rivolgersi ai servizi di assistenza territoriale prima di ricorrere alle cure ospedaliere. La revoca della sospensione dei trasferimenti sarà valutata in base all’andamento degli accessi e dei ricoveri.

L’ALLARME. Già dieci giorni fa, il direttore generale dell’Asl Napoli 1, Ciro Verdoliva, aveva lanciato l’allarme riguardo alla carenza di personale: “La situazione è gravissima e l’estate rappresenta un enorme problema. Stiamo facendo tutto il possibile per non chiudere altri pronto soccorso. La situazione del personale è delicata. L’estate non ci aiuta, ma dobbiamo ringraziare i nostri operatori sanitari che, con grande spirito di abnegazione, riescono a frazionare le loro ferie per garantire i turni di luglio e agosto, che sono due mesi molto difficili sia per il personale che per la domanda. Durante l’estate si registra un maggior numero di accessi, soprattutto per i politraumi. Il problema esiste, siamo consapevoli di questo e cerchiamo di gestirlo nel miglior modo possibile, ma la situazione è gravissima. Bisogna fare qualcosa per risolvere il reclutamento del personale, altrimenti ci saranno altri pronto soccorso che dovranno chiudere”.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui