Il “gruppo Francescone”, una banda specializzata in truffe ai danni degli anziani, è stato smantellato dai carabinieri di Caserta con 10 arresti eseguiti nei giorni scorsi. Una delle vittime ha raccontato di essere stata truffata due volte. La prima volta, i truffatori si sono fatti consegnare una somma di denaro per evitare il pignoramento dei beni del nipote. Non soddisfatti, sono tornati una seconda volta e hanno ottenuto altri 600 euro in contanti.
La vittima, un 78enne di Santa Maria a Vico, ha rivelato i dettagli della “truffa in due tempi”. Ha ricevuto una telefonata da un presunto impiegato dell’ufficio postale di Santa Maria a Vico, che gli ha detto che il nipote e la madre erano presenti allo sportello e dovevano pagare urgentemente una cartella di 4mila euro. In caso contrario, i beni sarebbero stati pignorati. L’anziano ha risposto di non avere quella somma, ma in quel momento è intervenuto il “finto” nipote: “Nonno, sappiamo cosa hai in casa io e mamma. Prepara gli oggetti d’oro più pesanti, perché un collega dell’impiegato verrà a prenderli”.
Dopo un quarto d’ora, un uomo si è presentato alla porta dell’anziano, indossando un giubbotto nero, un cappello di lana nero e una mascherina chirurgica nera. L’anziano ha consegnato alcuni oggetti raccolti in un sacchetto, fornendo un elenco a un altro interlocutore che lo teneva impegnato al telefono: tre fedi, di cui una in oro giallo e due in oro bianco, un anello femminile in oro bianco, un collare in oro giallo, una catenina con bracciale da donna e una spilla d’oro. Qui ha scoperto che quanto consegnato non era sufficiente. Così il finto impiegato postale è tornato indietro per prendere il resto: questa volta 600 euro in contanti.
Poco dopo, la figlia e il nipote vero sono arrivati, avvisati da un operaio che aveva assistito alla scena e alla fuga di una persona dalla casa dell’anziano. È stato allora che l’anziano ha scoperto di essere stato vittima di una truffa.
