Indagine in corso sulla morte di suor Raffaela Boffardi

È necessario attendere 90 giorni per conoscere le cause del decesso di suor Raffaela Boffardi, anziana religiosa deceduta il 18 luglio scorso in ospedale a Nocera Inferiore. Secondo la denuncia presentata dalla famiglia, la religiosa avrebbe atteso per circa due ore in ambulanza, sotto il caldo sole, mentre veniva lavorato il tampone Covid che le era stato fatto una volta arrivata al pronto soccorso su un’ambulanza del 118. Ieri mattina è stata effettuata l’autopsia su disposizione del pm che sta conducendo l’indagine, con incarico affidato al medico legale Giovanni Zotti. La famiglia dell’anziana è assistita dall’avvocato Raffaele Astarita, che ha nominato un consulente di parte. Lo stesso hanno fatto gli avvocati delle due persone attualmente indagate.

L’ipotesi di reato è omicidio colposo. Si tratta delle due persone, tra cui un’infermiera, che erano sull’ambulanza chiamata dal medico di base della donna martedì scorso, quando si trovava in difficoltà presso il monastero di Sant’Anna. Tra le domande poste al medico legale c’è anche quella di chiarire se la sosta di circa due ore all’interno dell’ambulanza esposta al sole abbia avuto un impatto causale sulla morte, eventualmente anticipandola. Si aggiunge anche la questione riguardante la certezza delle cause del decesso, se le cure prestate fossero appropriate in relazione alle condizioni dell’anziana. Inoltre, si dovrà verificare il rispetto delle linee guida, eventuali omissioni e a chi dei sanitari si possano attribuire queste ultime. Se dall’autopsia dovessero emergere criticità, la Procura potrebbe indagare altre persone.

Venerdì scorso suor Raffaela Boffardi aveva febbre alta e difficoltà respiratorie. Dopo aver contattato il suo medico di base, si è deciso di trasferirla in ospedale. Questa circostanza è stata documentata e consegnata alle due persone che, con un’ambulanza del 118, sono poi arrivate per prendersi cura dell’anziana. A bordo non c’era un medico. Tuttavia, secondo la denuncia, la religiosa avrebbe atteso per circa due ore prima di entrare in ospedale. Durante questo tempo, l’ambulanza sarebbe rimasta ferma al sole in attesa di accedere al pronto soccorso. Due consorelle erano presenti ad attendere il ricovero della donna e avrebbero più volte fatto notare che sarebbe stato opportuno spostare il veicolo in un’area ombreggiata. Dopo questa lunga attesa, i medici hanno aperto l’ambulanza e posato l’anziana su una barella per portarla in reparto. La religiosa aveva un colorito pallido, occhi chiusi e bocca socchiusa. Dopo un po’ di tempo, una delle due suore è stata informata del decesso. A quel punto è stata chiamata la polizia e la famiglia ha deciso di sporgere denuncia all’autorità giudiziaria. Dopo l’autopsia, il corpo di Raffaela Boffardi è stato rilasciato per permettere la celebrazione del funerale. L’indagine condotta dalla Procura dovrà chiarire, entro tre mesi, le ragioni della morte della religiosa.

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