Dottoressa aggredita a Castellammare di Stabia, nel napoletano. Questo è quanto riportato dal Sindacato medici italiani, che ha denunciato l’episodio di violenza avvenuto ieri pomeriggio. Secondo quanto emerso, una anziana paziente si è presentata nello studio medico della dottoressa e da una discussione verbale si è passati all’aggressione fisica. Nonostante la distruzione di arredi ed attrezzature dello studio, la collega ha scelto di non rispondere alla violenza subita.

L’episodio ha suscitato grande indignazione e preoccupazione tra i medici, che si trovano sempre più spesso a dover affrontare situazioni di violenza sul luogo di lavoro. Raffaele D’Arco, segretario aziendale Asl Napoli 3 Sud dello Smi, ha commentato l’accaduto sottolineando l’importanza di garantire la sicurezza degli operatori sanitari.

La violenza contro i medici è un fenomeno in crescita, che non può essere sottovalutato. Gli operatori sanitari svolgono un ruolo fondamentale nella società e meritano rispetto e tutela. È indispensabile che vengano adottate misure concrete per garantire la sicurezza negli ambienti di lavoro, al fine di prevenire episodi di questo tipo.

Il Sindacato medici italiani ha sollecitato le istituzioni a prendere provvedimenti in merito, affinché episodi come quello accaduto a Castellammare di Stabia non si ripetano. È necessario promuovere una cultura del rispetto e della non violenza, sensibilizzando l’opinione pubblica sull’importanza del lavoro svolto dai medici e sulle conseguenze negative che possono derivare da atti di aggressione.

La dottoressa aggredita a Castellammare di Stabia merita tutto il nostro sostegno e la solidarietà della comunità medica. È fondamentale che si faccia giustizia e che gli autori di questo gesto violento vengano puniti secondo legge. Solo così potremo sperare di invertire questa pericolosa tendenza e garantire ai medici un ambiente di lavoro sicuro e sereno, in cui possano svolgere la loro professione al meglio delle loro capacità.

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