Accuse di falso in atto pubblico e falsità commesse da pubblici impiegati incaricati di un servizio pubblico in concorso: è questo il grave reato contestato a quattro persone nell’ambito dell’inchiesta su presunti casi di assenteismo presso il Distretto dell’ASL di Benevento a Montesarchio.

Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri della Compagnia di Solofra e dalla Procura di Avellino, che ha poi trasferito gli atti alla Procura di Benevento per una questione di competenza territoriale, i quattro indagati avrebbero ottenuto la certificazione di un vaccino anti Covid che in realtà non sarebbe mai stato inoculato.

Tutto sarebbe avvenuto grazie alla complicità di un infermiere professionale addetto all’hub vaccinale del Distretto Sanitario locale. Grazie all’intermediazione di un cugino, che conosceva l’infermiere, i due montoresi sarebbero stati accompagnati il 19 gennaio 2022 per ricevere la prima dose di vaccino anti Covid (Moderna) e successivamente il 16 febbraio 2022 per la seconda dose. Tuttavia, secondo le indagini, quest’ultima dose non sarebbe mai stata inoculata nonostante i dati fossero stati inseriti sulla piattaforma “Sinfonia”.

L’accusa di falso in atto pubblico e falsità commesse da pubblici impiegati incaricati di un servizio pubblico in concorso è stata contestata dalla Procura di Benevento nell’avviso di conclusione delle indagini firmato dal sostituto procuratore Maria Colucci e notificato a 23 indagati, di cui otto sono irpini.

Ora i quattro indagati avranno venti giorni per poter chiedere di chiarire la loro posizione. Tuttavia, va precisato che l’inchiesta principale per cui sono stati contestati i presunti casi di assenteismo riguarda il personale del Distretto dell’ASL di Benevento a Montesarchio. Va inoltre sottolineato che il Gip del Tribunale di Benevento, a seguito degli interrogatori, non ha accolto le misure invocate dalla Procura.

L’inchiesta su presunti casi di assenteismo presso il Distretto dell’ASL di Benevento a Montesarchio continua dunque a tenere banco, mettendo in luce la gravità di comportamenti illeciti che coinvolgono pubblici impiegati incaricati di un servizio pubblico. Resta ora da vedere quali saranno gli sviluppi futuri di questa vicenda e quali saranno le conseguenze per coloro che verranno ritenuti responsabili di tali reati.

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