Simulazione sul luogo di lavoro: 23 indagati accusati di truffa ai danni dello Stato e falso ideologico.
La Procura di Benevento ha chiuso le indagini su 23 persone, di cui 18 dipendenti dell’Asl Benevento 1, distretto di Montesarchio, accusati di vari reati tra cui truffa ai danni dello Stato, falso materiale e falso ideologico. In particolare, due di loro, con la complicità di un infermiere, hanno fingendo di aver ricevuto entrambe le dosi del vaccino senza essersi effettivamente vaccinati. Tra gli indagati ci sono medici, infermieri professionali, coadiutori e collaboratori amministrativi dell’Asl Benevento, oltre a due no vax irpini.
L’inchiesta, coordinata dal pubblico ministero Maria Colucci, coinvolge 10 persone provenienti dall’Irpinia, 11 dal Sannio e 2 da Napoli, tra cui un medico. Tra i destinatari dell’avviso di conclusione delle indagini ci sono i fratelli Caterina e Salvatore De Nardo di Montoro, il medico Angelo Antonio Merone di Pietradefusi, gli infermieri professionali Michela De Simone e Clotilde Ciaramella di Cervinara, così come i collaboratori amministrativi del distretto sanitario beneventano Modestino Savoia di San Martino Valle Caudina, Elio Marro, Giuseppe Valente, Carla Landi di Cervinara e Giovanni Petecca di Rotondi.
Nel Sannio, invece, sono stati raggiunti dall’avviso di garanzia gli infermieri professionali Giuseppe Meoli, Antonio De Mizio, Lina Palumbo, Angelina Frugiero di Paolisi, i coadiutori Lucia Rungi di Montesarchio, l’addetto alla sicurezza Gabriele De Luca di Benevento, Caterina Mastropietro collaboratore amministrativo, Pietro Cioffi medico specialista convenzionato, il medico specialista ambulatoriale Giacomo Mazzarella e i dirigenti medici di I livello Massimo Simone, Raffaele Vannetiello e Carmine Camillo. Anche Vincenzo Esposito, residente a Pompei e cugino dei fratelli De Nardo, è coinvolto nell’inchiesta.
Secondo l’accusa, Vincenzo Esposito avrebbe messo in contatto l’infermiere professionale Giuseppe Meoli con i suoi parenti per far attestare falsamente di aver inoculato due dosi del vaccino Covid-19 ai fratelli Caterina e Salvatore De Nardo. Inoltre, avrebbe redatto falsi certificati vaccinali consentendo loro di ottenere il green pass tramite la banca dati “Sinfonia” della Regione Campania.
Gli indagati avrebbero simulato di essere presenti sul luogo di lavoro, truffando così la Regione Campania. Secondo le indagini condotte inizialmente dai carabinieri di Solofra, avrebbero sottratto numerose ore al pubblico servizio. Dopo aver timbrato il cartellino identificativo della struttura sanitaria, si sarebbero allontanati dal luogo di lavoro pur risultando presenti. In alcuni casi, avrebbero avuto la complicità dei colleghi che timbravano il badge al posto dei lavoratori assenti. Ci sono stati dipendenti che, nonostante non si fossero recati al lavoro, risultavano presenti.
Gli indagati hanno ora 20 giorni di tempo per presentare memorie difensive o chiedere di essere interrogati. Nel mese di maggio, il pm aveva chiesto la sospensione dai pubblici uffici per alcuni degli indagati, ma la richiesta è stata rigettata dal gip di Benevento. Gli avvocati Valeria Verrusio, Michele Florimo, Fulvio Dello Iacovo, Ugo Cioffi, Angelo Leone, Grazia Luongo, Mario Cecere, Pierluigi Pugliese, Giovanni Adamo, Salvatore Rosania e Fabio Russo difendono i 23 indagati.