Una procedura fallimentare non può ostacolare l’espropriazione di aree per interventi di interesse pubblico, come la realizzazione del nuovo ospedale Ruggi d’Aragona. Il Consiglio di Stato ha deciso di non sospendere l’acquisizione dell’area ex Finmatica-Biztob da parte del Comune di Salerno per la costruzione del nuovo ospedale. Uno dei principali ostacoli nella realizzazione di questa struttura sono stati i numerosi ricorsi presentati al Tar dal fallimento Biztob, nel tentativo di impedire l’acquisizione forzata delle aree ex Finmatica. L’ultimo tentativo è stato respinto dal Consiglio di Stato, che ha accolto le difese del Comune di Salerno sostenute dagli avvocati Anna Attanasio e Nicola Comunale. Secondo l’organo supremo della giustizia amministrativa, non sono presenti né le basi fondate delle richieste avverse né il pericolo di gravi danni per la Curatela. I giudici hanno quindi ritenuto che il ricorso in appello del fallimento Biztob non meritasse accoglimento, poiché “la mancata completa esecuzione dell’ordinanza di demolizione sembra non essere un ostacolo per l’amministrazione comunale nell’adozione del provvedimento di acquisizione dell’area su cui insistono opere abusive, oggetto di un’istanza di accertamento di conformità negata dal Comune. Inoltre, non sussiste il presupposto del pericolo di ritardo, poiché è stato dedotto solo un pregiudizio patrimoniale riparabile in modo equivalente”. Il fallimento Biztob.Com, difeso dall’avvocato Marcello Fortunato, ha richiesto la riforma della sentenza breve del Tar Salerno, che aveva dichiarato “improcedibile” il ricorso della società, ritenendo che l’ordinanza di demolizione emessa 16 anni prima non fosse stata completamente eseguita e che non fosse stata presentata alcuna istanza di sanatoria per i parcheggi interrati, descritti come un semplice scheletro strutturale senza alcuna funzione senza le opere di completamento. La realizzazione del nuovo complesso ospedaliero, che avrà oltre 700 posti letto, richiede un appalto del valore di 368 milioni di euro e sorgerà su un’area di 220.000 metri quadrati, delimitata da via San Leonardo a nord, via Fondo Oliva a ovest, tangenziale di Salerno e strada ferrata, torrente Fuorni e centrale del Latte ad est. Il progetto prevede anche la demolizione di alcuni edifici residenziali e rurali nell’area di progetto, scavi per la costruzione di nuovi edifici e opere connesse e la realizzazione di nuove strade.