Il pericolo dei crolli a Torre del Greco: una situazione preoccupante

Torre del Greco, una città situata tra Napoli e Salerno, affronta da anni una situazione di pericolo costante legato ai crolli degli edifici. La presenza della linea ferroviaria Napoli-Salerno ha accentuato questo problema, con palazzi antichi che si trovano a ridosso dei binari. I convogli ferroviari sembrano quasi sfiorare le abitazioni, e le facciate dei palazzi sono in condizioni disastrose.

La situazione è particolarmente critica nella zona porto, dove il reticolo di strade risale a diversi secoli fa. L’intersezione tra le strade e i binari ha creato una situazione molto pericolosa, con segnalazioni di edifici a rischio che si moltiplicano e una paura diffusa tra i cittadini. Nonostante ci siano stati interventi temporanei per prevenire crolli e segnalazioni continue dei rischi da parte dei residenti, non si sono ottenuti risultati significativi.

Dopo il crollo di un edificio in corso Umberto I, la paura è aumentata. Tuttavia, la situazione rimane la stessa: o si accetta di vivere nel pericolo o bisogna abbandonare la città. I progetti per risolvere il problema si sono succeduti nel corso degli anni, ma nessuna soluzione definitiva è stata trovata. Proposte come la trasformazione della linea ferroviaria in un percorso di mobilità dolce, l’interramento dei binari o la chiusura della tratta non hanno ancora trovato attuazione.

La realtà economica disastrosa della zona contribuisce ad aumentare i rischi. Le differenze tra proprietari e inquilini sono evidenti: chi possiede la propria abitazione tende a prendersene cura, mentre chi percepisce gli affitti spesso non ha questa attenzione. In altri paesi, l’ente pubblico impone la ristrutturazione degli edifici e, se i proprietari non adempiono, il comune interviene a proprie spese e requisisce i pigioni fino a ripagarsi delle spese. Questa potrebbe essere una soluzione da adottare anche a Torre del Greco.

Intanto, si continuano a puntellare le palazzine una dopo l’altra, in un contesto paradossale in cui si vive a pochi passi dal Golfo di Napoli ma si affaccia sulle massicciate delle ferrovie. La vita quotidiana è fatta di tremori causati dai treni che passano, e anche il semplice gesto di stendere un calzino può diventare pericoloso. La strada di via Unità Italiana, stretta e separata dai binari da un’inferriata, è un esempio di questa situazione: le porte degli appartamenti si aprono a un palmo dai binari, e lungo i muri si trovano trappole per topi artigianali.

Vivere a Torre del Greco non è una scelta per molti, ma un disagio imposto da un mercato immobiliare influenzato dalla zona rossa del Vesuvio, dalle restrizioni alla costruzione e da condoni edilizi in attesa di approvazione da decenni. Inoltre, i prezzi degli affitti sono sempre più insostenibili per chi ha difficoltà economiche.

La situazione a Torre del Greco richiede interventi immediati e una maggiore attenzione da parte delle autorità competenti. Non si può continuare a vivere nel timore costante dei crolli e della propria incolumità. È necessario trovare soluzioni concrete e garantire la sicurezza dei cittadini.

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