CASERTA – In questo periodo di dichiarazioni dei redditi, è stato eseguito un sequestro urgente di 16 milioni di euro, che secondo le indagini condotte dalla Guardia di Finanza di Caserta, sarebbe il risultato di una truffa legata agli interventi di recupero di 16 immobili attraverso gli Ecobonus, il Super Bonus 110% e il Bonus Facciate.

La scoperta è stata fatta grazie alla cessione del credito inviata da un noto commercialista di Caserta, che riguardava 16 immobili ma con un totale di 152 operazioni diverse.

Le indagini hanno rivelato che alcuni degli immobili non erano presenti nel catasto, quindi erano immobili inesistenti. Inoltre, alcuni edifici sui quali sarebbero stati eseguiti lavori, secondo i proprietari, non hanno ricevuto alcun tipo di intervento di ammodernamento o ristrutturazione. In pratica, i proprietari di casa non ne sapevano nulla, queste comunicazioni di interventi di recupero sarebbero avvenute solo sulla carta.

Oltre al commercialista di Caserta, sono coinvolti 18 individui, tra imprenditori edili indagati e le società a loro collegate.

Particolare attenzione è stata posta sul modo in cui avveniva la cessione del credito: avveniva attraverso un trasferimento dalla persona alla società. Ad esempio, io signor Rossi cedo il credito d’imposta e, quindi, uno sconto consistente sulle tasse da pagare, alla Signor Rossi Edilizia srl.

Per quanto riguarda la posizione di questi 16 immobili, alcuni inesistenti e altri mai toccati da queste presunte ristrutturazioni, sono segnalati a Caserta, Napoli, Salerno e anche in altre regioni.

Ma perché 152 cessioni di credito per soli 16 immobili? Questo sarebbe dovuto al fatto che da ogni lavoro si cercava di ottenere ogni tipo di bonus per ogni tipo di attività. Quindi, da una sola ristrutturazione, il commercialista sarebbe stato in grado di ottenere da 9 a 10 cessioni del credito.

La Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ha emesso un comunicato in cui dichiara che, secondo le prove sinora acquisite, la somma di denaro sequestrata sarebbe il risultato di condotte fraudolente ai danni dello Stato, legate ai crediti d’imposta per interventi di efficienza energetica, antisismici, installazione di impianti fotovoltaici o infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici, utilizzando la normativa del SuperBonus negli edifici.

Le indagini condotte dalla Guardia di Finanza di Caserta, sotto la direzione della Procura, hanno incrociato dati e informazioni derivanti da una segnalazione dell’Agenzia delle Entrate – Direzione Provinciale di Caserta. Un commercialista di Caserta avrebbe effettuato in modo completamente fittizio 152 comunicazioni di cessione di crediti d’imposta relativi a sedici interventi di recupero del patrimonio edilizio, che non sono mai avvenuti e riguardavano immobili segnalati in diverse parti del territorio nazionale, ma che in realtà non erano censiti nel catasto o di proprietà di persone ignare della procedura attivata.

I crediti, ottenuti in modo fraudolento, sono stati successivamente ceduti, talvolta, a società appartenenti agli stessi beneficiari dei crediti finti, che avrebbero potuto utilizzarli come “moneta fiscale” per il pagamento di debiti tributari o cederli ad altri soggetti per le stesse finalità. Il sequestro preventivo è stato eseguito per evitare tale eventualità e impedire la circolazione dei crediti.

Si precisa che i destinatari dei provvedimenti sono da considerarsi presunti innocenti fino a sentenza definitiva e, in ogni caso, il contraddittorio con le parti e le difese potrà determinare la prova dell’assenza di ogni forma di responsabilità degli indagati.

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